Il Registro Imprese “sbarca” all’estero

Pubblicato il 11 Ott 2012

Promuovere e diffondere il patrimonio informativo delle Camere di Commercio presso le business communities estere per favorire collaborazioni ad elevato valore aggiunto tra l’Italia e i 50 mercati in cui operano le 76 Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie): questo l’obiettivo dell’accordo Assocamerestero-InfoCamere, firmato da Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, e Valerio Zappalà, Direttore Generale di InfoCamere, i cui contenuti verranno presentati durante la XXI Convention mondiale delle Ccie di Perugia.

L’accordo siglato prevede la realizzazione di specifiche azioni di comunicazione verso le imprese straniere collegate alle Ccie per favorire la conoscenza del Registro Imprese e del servizio Telemaco, realizzato e gestito da InfoCamere, che permette l’accesso on-line alle informazioni in esso contenute. Con un semplice click, l’azienda estera potrà ottenere tutte le notizie che riguardano il potenziale partner italiano di suo interesse: soci e amministratori, bilancio, marchi e brevetti registrati, protesti.

InfoCamere mette inoltre a disposizione di Assocamerestero un ulteriore insieme di strumenti, grazie ai quali le Ccie potranno navigare all’interno del Registro Imprese, svolgere studi settoriali, elaborare analisi sui dati di bilancio, accedere a statistiche per la valutazione dei trend economico-produttivi. Si tratta di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, che metteranno le Camere di Commercio in grado di rispondere con efficacia alle più diverse esigenze informative degli operatori economici e delle stesse imprese.

“Mai come adesso infatti per le imprese italiane competitività significa non solo essere “in” rete ma “sulla” rete, afferma Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero. Far conoscere i propri prodotti, i territori, la cultura e le tradizioni che danno vita alle eccellenze Made in Italy. Per questo, come network che agisce a supporto delle Pmi sui mercati esteri, siamo convinti che nell’attuale fase di crisi sia fondamentale investire su modalità e strumenti di informazione puntuali, affidabili e qualificati, rivolti ad un target business oriented fortemente sensibile al prodotto italiano e interessato a fare affari con il nostro Paese, quale è quello che può contare sulle Ccie.”

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