AGENDA DIGITALE

Anitec, ecco il decalogo per innovare l’Italia

In vista delle elezioni l’associazione stila i dieci settori chiave su cui puntare per rilanciare la crescita. Sul podio e-gov, banda larga e sostegno alla ricerca. Riflettori puntati anche su e-commerce e sanità digitale

Pubblicato il 11 Gen 2013

Federica Meta

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Un decalogo per innovare l’Italia e rilanciare la crescita. È quello elaborato da Anitec (L’Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo) in vista della prossima tornata elettorale con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulle sfide che attendono il Paese, facendo eco a quanto indicato nei giorni scorsi dal Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.

“Le tecnologie informatiche e delle comunicazioni digitali sono leva fondamentale per la crescita del Paese – si legge in una nota di Anitec – L’Ict è uno dei principali fattori in grado di generare crescita e sviluppo per l’economia italiana. Gli investimenti in Ict creano valore nelle industrie del Paese, attraverso un miglioramento dell’efficienza e della competitività e permettono inoltre la nascita di nuove imprese fornitrici di tecnologie e servizi avanzati. Gli investimenti generano altresì valore nelle industrie italiane attive nell’Ict, consentendo loro di mantenere la leadership a livello globale in questo settore strategico ad elevata tecnologia”.

Secondo l’associazione, l’introduzione e l’adozione dell’Agenda Digitale italiana, richiede un profondo cambio culturale e dei processi di funzionamento della Pubblica Amministrazione, delle aziende, della Scuola e della Sanità. E questo cambiamento deve essere governato e organico e deve coinvolgere tutti gli attori della filiera (pubblica amministrazione, imprese, scuola e cittadini).

Dieci dunque i settori chiave su cui agire. A cominciare dall’e-Government, completando il processo di digitalizzazione dei sistemi di comunicazione fra Pubblica Amministrazione e cittadini, permettendo una maggior efficienza dei servizi pubblici, la maggiore accessibilità degli stessi e una minor spesa per la loro gestione, con una conseguente diminuzione della pressione fiscale. Proprio una buona politica fiscale può incrementare la competitività delle industrie italiane e l’effetto si tradurrebbe anche in un minor costo del lavoro. In questo processo di innovazione della Pubblica Amministrazione, inoltre, è fondamentale porre l’accento sulla riduzione dei tempi di pagamento della PA stessa.

È necessario poi raggiungere una diffusione capillare della banda larga e larghissima in linea con i Paesi più avanzati e con gli obiettivi della Agenda Digitale Europea.

Focus anche sulla promozione delle attività di Ricerca e Sviluppo nel settore Ict. “L’Italia deve tornare ad essere un Paese in grado di attirare investimenti per lo sviluppo dell’Ict – puntualizza Anitec – utilizzando al meglio in modo combinato fondi europei, nazionali e regionali. L’obiettivo europeo, che deve essere anche quello italiano, è di ottenere che entro il 2015 gli investimenti in ricerca e sviluppo raggiungano almeno il 3% del Pil.” Questo permetterà la promozione e la competitività delle eccellenze italiane e del relativo know-how nel mercato globale, garantendo così Il mantenimento e la crescita in Italia delle attività dell’intera catena del valore del settore Ict e di posti di lavoro nelle tecnologie avanzate e strategiche.

Anitec considera strategico anche il ruolo dell’e-Learning: è necessario promuovere la formazione alle tecnologie e alle applicazioni digitali per tutta la popolazione italiana, di qualunque fascia di età, e la sua totale integrazione con il sistema educativo e formativo nazionale.

Sul versante sicurezza informatica è necessario rafforzare la sicurezza delle infrastrutture Ict “per migliorare la fiducia nella rete e nei servizi digitali da parte di tutti i cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni”.

Tra i settori chiave non poteva mancare la Sanità digitale considerata elemento in grado di migliorare la qualità percepita dai cittadini, la semplicità dei processi, la qualità della vita, producendo al contempo enormi risparmi nei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

L’Information & Communication Technology svolge un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di CO2, nel monitoraggio e gestione del territorio e verso un’economia il più possibile “verde”. È necessario porsi il target di un miglioramento dell’efficienza energetica di almeno il 20% entro il 2020.

Entro il 2015 l’Italia deve porsi l’obiettivo di una riduzione pari almeno al 10% nelle emissioni di anidride carbonica generate da attività di trasporti e logistica, grazie ad un uso intelligente delle funzionalità offerte dall’Ict.

Riflettori puntati anche sull’e-commerce come strumento per permettere ai cittadini italiani l’accesso a una offerta più variegata e competitiva e in grado di rappresentare una opportunità di crescita per piccole e medie imprese, un nuovo business per start-up e un mezzo per migliorare la competitività delle aziende nel mercato globale.

Infine uno sguardo all’Europa. Anitec auspica una cooperazione a livello nazionale con tutte le istituzioni e gli enti preposti per la realizzazione di un unico mercato digitale in Europa (single digital market).

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