L’Spc? “Vigilerà” sui contratti e forniture pubbliche

Accordo Brunetta -Autorità per la Viglianza sui contratti pubblici sul completamento del sistema informatico per la raccolta e la gestione online dei dati sui contratti di lavori, servizi e forniture

Pubblicato il 01 Ott 2009

Il Sistema pubblico di connettività per “vigilare” sui
contratti pubblici. Il Ministro per la PA e Innovazione Renato
Brunetta e il Presidente dell’Autorità per la Vigilanza sui
Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture Luigi Giampaolino
hanno firmato un protocollo d’intesa che rafforza il Servizio
Pubblico di Connettività e di Infrastrutturazione.

Il protocollo si inserisce nelle linee strategiche del Piano
E-gov 2012 del Ministro Brunetta con l’obiettivo di migliorare
la trasparenza, l’efficacia e l’integrità del sistema di
vigilanza sui contratti pubblici per: facilitare l’accesso
delle imprese al mercato pubblico; potenziare l’azione di
prevenzione e contrasto del fenomeno della corruzione e di ogni
altra distorsione dell’azione amministrativa in tema di
appalti; ridurre gli oneri amministrativi derivanti dagli
obblighi informativi gravanti sulle imprese accrescendo, al tempo
stesso, il livello di tutela degli interessi pubblici.

Nello specifico l’accordo prevede lo sviluppo e il
completamento di tutte le funzionalità del sistema informatico
dell’Osservatorio dell’Autorità per la Vigilanza sui
Contratti Pubblici per la raccolta e la gestione online dei dati
sui contratti di lavori, servizi e forniture, con
l’implementazione e lo sviluppo di specifici servizi web di
cooperazione applicativa, certificata e sicura, grazie ai quali
si ridurranno i costi sia per le stazioni appaltanti che per le
imprese, accrescendo la trasparenza del trattamento dei fascicoli
di gara.

Verrà inoltre migliorata l’operatività dell’Anagrafe
unica dei contratti pubblici, anche attraverso altri accordi
convenzionali con le Amministrazioni regionali, nella quale sono
censiti i Cup, il Codice Unico di Progetto che caratterizza in
maniera biunivoca (attraverso una stringa alfanumerica di 15
caratteri, una sorta di “codice fiscale” che ne assicura
l’univocità) ogni progetto d’investimento pubblico.

 

Infine l’accordo impegna le parti a realizzare un “Registro
degli esperti” per porre a disposizione delle stazioni
appaltanti che ne avessero bisogno qualificate professionalità
in grado di fare parte delle commissioni di gara per la
valutazione delle offerte nel settore Ict.

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