CONSORZIO CBI

Al “Grande Progetto Pompei” il Premio Innovazione Ict nella PA

Premiata a Smau Business Roma, l’iniziativa sfrutta la tecnologia del Nodo del Consorzio Cbi per il monitoraggio finanziario delle opere pubbliche

Pubblicato il 21 Mar 2013

F.Me.

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Il monitoraggio finanziario delle grandi opere pubbliche si aggiudica il Premio Innovazione Ict nella PA di Smau Business Roma. Il riconoscimento, riservato ai soggetti pubblici e privati che “hanno saputo sviluppare idee innovative grazie alle tecnologie digitali”, è stato assegnato al Grande Progetto Pompei, realizzato da Ministero dell’Interno, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei, Gruppo di lavoro per la legalità e la sicurezza del progetto, Abi e Consorzio CBI.

Si tratta di un piano di interventi pubblici e di riqualificazione volto a tutelare e valorizzare il patrimonio artistico della cittadina campana, grazie a un investimento di oltre 100 milioni di euro. Il progetto utilizza il “servizio di nodo CBI” per il monitoraggio finanziario degli appalti sui lavori, i servizi e le forniture nell’area archeologica della cittadina campana, anche attraverso la tracciabilità di tutti i flussi finanziari connessi alla realizzazione delle opere.

Il Servizio di Nodo del Consorzio CBI consente alla pubblica amministrazione di operare con tutti gli istituti finanziari in modo integrato. Il Consorzio riunisce oltre 600 banche, Poste Italiane e Cartalis in un’unica infrastruttura tecnologica grazie alla quale, già oggi, le pubbliche amministrazioni possono dialogare in modo efficiente con l’intero settore finanziario ed avvalersi di servizi di pagamento, e-Billing e fattura elettronica.

Il Grande Progetto Pompei è stato messo a punto dal Ministero per i beni e le attività culturali per tutelare e valorizzare l’area archeologica della cittadina campana grazie ad un finanziamento di 105 milioni di euro stanziato dal Fondo di sviluppo regionale dell’Unione Europea. Il piano di riqualificazione e tutte le opere previste dal progetto dovrebbero essere completate entro la fine del 2015. Per prevenire e contrastare qualsiasi tentativo di infiltrazione della criminalità nel progetto, a febbraio è stato firmato un apposito protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei, il Gruppo di lavoro per la legalità e la sicurezza del progetto, l’Associazione bancaria italiana e il Consorzio CBI.

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