E-HEALTH

Basilicata, via al fascicolo sanitario elettronico

La piattaforma sarà operativa entro 18 mesi. L’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano: “Il paziente al centro del sistema di assistenza”

Pubblicato il 15 Mag 2013

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La Basilicata spinge sulla sanità elettronica. La Regione ha annunciato infatti che entro 18 mesi entrerà a regime il Fascicolo sanitario elettronico. “Con il Fascicolo elettronico – spiega l’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano – cambia definitivamente la comunicazione in tema di salute a tutto vantaggio del paziente lucano che è e rimane al centro del Sistema sanitario regionale. Il Fascicolo elettronico costituisce un diritto del cittadino ma se il cittadino negasse il suo consenso alla condivisione di informazioni relative a una singola prestazione, questa decisione non recherebbe alcun pregiudizio per il godimento della prestazione stessa”.

“Tuttavia questa infrastruttura informatica realizza uno dei cardini per la costruzione di un sistema compiuto di Sanità elettronica e rappresenta un elemento imprescindibile per qualsiasi esperienza di telemedicina. E quando si parla di salute – conslude Martorano – la Basilicata non intende rimanere fuori dalle logiche dell’evoluzione e del perfezionamento assistenziale”. Il progetto è stato presentato oggi alle Asl locali e ai medici di base.

L’ultima Regione in ordine di tempo ad adottare l’Fse è stata la Sardegna, in aprile. “Con il Fascicolo sanitario elettronico la Sardegna si conferma tra le prime Regioni nel garantire un diritto alla salute più vicino, semplice ed efficace al cittadino – spiega il governatore Ugo Cappellacci – Con il Fascicolo sanitario elettronico la nostra Isola fa un grande salto in avanti verso l’e-government ma soprattutto per assicurare un’assistenza a misura di cittadino, riducendo i costi della spesa sanitaria e la burocrazia. Del resto la sanità, assieme ai giovani e al lavoro, è una delle tre priorità dell’agenda sulla quale oggi la politica e le istituzioni eticamente responsabili sono chiamate a dare risposte concrete alla comunità”.

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