ITALIAN DIGITAL FORUM

Caio: “Nessuna spending review senza il digitale”

Mister Agenda Digitale: “L’Agenda non deve essere una lista di progetti, ma un processo di riforma strutturale”. E conferma: “Entro l’anno lo statuto dell’Agid”

Pubblicato il 21 Ott 2013

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“Non so come si possa fare una spending review senza gli strumenti digitali”: lo ha detto il Commissario per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana, Francesco Caio, parlando al II Forum dell’Agenda Digitale italiana promosso oggi a Roma da Confindustria Digitale, sottolineando che “non è più etico gestire tutto con le scartoffie e con le fatture cartacee che non si sa che fine fanno”.

L’Agenda Digitale, ha ribadito Caio, è portata avanti dal governo Letta come un “progetto di profondissima riforma strutturale per dare più servizi ai cittadini, far fare un salto di competitività a tutto il Paese”. Quindi ha ribadito i tre grandi punti su cui sta lavorando il governo: il sistema pubblico di identità digitale, che dovrebbe portare a inizio 2014 alle prime identità digitali; l’anagrafe digitale; la fatturazione elettronica, che dovrebbe portare all’obbligo di fattura digitale entro il giugno 2014 per le imprese che vendono alla pubblica amministrazione centrale.

Tutto questo non sia, ha ribadito, “una lista di progetti” ma “un processo di riforma strutturale”. L’Agenda è fatta, ha spiegato, di “troppi progetti con decreti difficili da leggere e da realizzare, figlia anche di un’informatica pubblica nata come insieme di isole che non si parlano tra di loro. Ho trovato mancanza di una descrizione semplice e chiara dell’architettura dell’Agenda digitale, non deve essere un elenco di progetti ma un processo di riforma strutturale per dare più servizi ai cittadini, per fare un salto di competitività nei servizi. Si deve mettere a fuoco un’architettura su cui puntare, servono poche iniziative su cui focalizzarsi, una governance”.

Lo Statuto dell’Agid, ha poi confermato, sarà pronto entro il 2013. “Il testo è completato, sta svolgendo il suo iter ed entro la fine dell’anno avremo lo statuto dell’Agenzia” ha detto Caio. “L’Agenzia – ha aggiunto – deve diventare un luogo del presidio delle regole e degli standard fra gli Stati membri europei”.

L’Agenda Digitale, ha ribadito Caio, è portata avanti dal governo Letta come un “progetto di profondissima riforma strutturale per dare più servizi ai cittadini, far fare un salto di competitività a tutto il Paese”. Quindi ha ribadito i tre grandi punti su cui sta lavorando il governo: il sistema pubblico di identità digitale, che dovrebbe portare a inizio 2014 alle prime identità digitali; l’anagrafe digitale; la fatturazione elettronica, che dovrebbe portare all’obbligo di fattura digitale entro il giugno 2014 per le imprese che vendono alla pubblica amministrazione centrale.

Quanto alle competenze e alle modalità lavorative, il top-manager ha sottolineato che nonostante “una lentezza, una resistenza e una burocrazia, abbiamo molti professionisti che hanno competenza e voglia di innovare, e oggi in alcuni casi nei servizi digitali possiamo dire di essere leader in Europa, in casi come le applicazioni nella sanità locale o nel fisco dove non siamo secondi a nessuno”.

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