LA RIORGANIZZAZIONE

Mise: via al riassetto, Antonio Lirosi segretario generale

Coordinerà le 15 direzioni. Smantellati i quattro dipartimenti e forte sforbiciata ai dirigenti: 60 in meno per alleggerire la struttura

Pubblicato il 10 Feb 2014

L.M.

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Nuovo assetto al Mise. Come previsto dal Dpcm 5 dicembre 2013 (Regolamento di organizzazione, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 24 gennaio) è cambiata la struttura organizzativa del Ministero dello Sviluppo Economico. Diminuisce il personale, diminuiscono i dirigenti e s’insedia il Segretario Generale, Antonio Lirosi (nella foto).

Sono stati smantellati gli attuali 4 dipartimenti (Energia, Comunicazioni, Impresa e Coesione) con le funzioni di quello della Coesione economica destinate a confluire nell’Agenzia per la coesione territoriale. Di conseguenza sono scomparse anche le figure dei 4 capi dipartimento. I tagli operati alla dirigenza riguardano 6 posizioni di dirigente generale (da 25 a 19) e 55 di dirigenti di II fascia (da 185 a 130).

Inoltre è stata creata la figura del Segretario Generale a cui è affidato il compito di assicurare l’unitarietà dell’azione amministrativa e l’integrazione delle strutture. In sostanza coordinerà il lavoro di 15 direzioni generali.

Per l’incarico, il Consiglio dei Ministri – nella seduta del 31 gennaio 2014 – ha scelto Antonio Lirosi. Dirigente generale al Mise dal 1997, Lirosi vanta una lunga esperienza professionale presso il dicastero. Negli anni scorsi è stato anche Mister Prezzi (Garante dei prezzi incaricato di attività di monitoraggio per arginare eventuali fenomeni speculativi) e di recente figurava tra i candidati a commissario Agcom (Agenzia per le garanzie nelle comunicazioni) dopo l’uscita di scena di Maurizio Dècina (poi sostituito da Antonio Nicita). Nel toto-nomine per la carica di Segretario generale del Mise oltre al suo nome era stato fatto anche quello di Simonetta Moleti, attuale Vice Capo di Gabinetto Vicario e Direttore dell’Ufficio di Gabinetto

Il riassetto del ministero risponde anche alle misure della spending review che hanno disposto la riduzione del 20% dei dirigenti e del 10% del restante personale, con importanti risparmi sulla spesa corrente. La riorganizzazione è frutto del ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e del suo staff.

Il Mise è tra le prime amministrazioni a portare a compimento un processo di riorganizzazione che si caratterizza in particolare per avere una componente femminile maggioritaria tra i direttori generali.

Nell’ambito del riassetto è saltato l’incarico di capo Dipartimento alle Comunicazioni – dipartimento “sensibile” dato che ha finora gestito il piano nazionale banda larga – ricoperto fino al 31 dicembre 2013 da Roberto Sambuco. Sambuco era stato riconfermato dal Cdm del 26 luglio scorso con un contratto a termine, deciso appunto in vista della riorganizzazione.

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