IL CONVEGNO

Luciano (Fub): “Ricerca leva di crescita, contiamo su Renzi”

Il presidente della Fondazione Bordoni al convegno su ricerca scientifica e Ict al Cnr: “Gravissimo l’abbandono degli investimenti in un settore che è fattore chiave per la ripresa”

Pubblicato il 10 Apr 2014

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“Non ci può essere ripresa economica senza ricerca scientifica, come ripete sempre Giorgio Napolitano. E in questo periodo prolungato di crisi economica la Fondazione Ugo Bordoni segue l’indicazione del presidente della Repubblica per contribuire alla ripresa del Paese”. Lo ha detto oggi Alessandro Luciano, presidente della Fondazione Ugo Bordoni (Fub) in occasione della giornata di studio “Ricerca Scientifica e sviluppo competitivo dell’ICT” organizzata dalla Fub nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) a Roma.

È stata una giornata di confronto e dialogo tra istituzioni di ricerca e aziende Ict pensata per incentivare l’ecosistema dell’innovazione con proposte concrete volte a sviluppare una maggiore competizione del settore. Aperta dal presidente del Cnr Luigi Nicolais, la giornata è proseguita con altri interventi di esponenti della Fub e del Cnr per poi sfociare in una tavola rotonda moderata da Gildo Campesato, direttore del Corriere delle Comunicazioni.

“Ci aspettiamo molto dal nuovo governo e contiamo che ponga obiettivi precisi di crescita” ha proseguito Luciano, sottolineando: “L’abbandono degli investimenti nella ricerca è un fatto gravissimo”. A questo proposito il presidente della Fondazione Bordoni ha ricordato che nel nostro Paese “la ricerca teorica e quella applicata sono state maltrattate in questi tempi di crisi”. E ha citato i dati del World Economic Forum, in base ai quali il nostro Paese si trova al 38esimo posto nella classifica mondiale della capacità di innovazione, mentre la Germania figura al quarto posto e la Francia al 19esimo. “A livello globale – ha rimarcato – sopravvivono soltanto le società in grado di cogliere il senso dell’innovazione, del movimento e del cambiamento. Rimanere immobili oggi significa precludersi il futuro”.

Ed ecco la proposta: “Università, istituzioni pubbliche dedicate alla ricerca e grandi aziende devono trovare un linguaggio condiviso per affrontare le sfide tecnologiche e sociali che ci stanno davanti. E la Fondazione Bordoni è pienamente disponibile a dare il suo contributo”.

Oltre a Nicolais, Luciano e Campesato, alla giornata di studi hanno partecipato Mario Frullone (Fub), Marco Listanti (Università di Roma Sapienza), Enrico Del Re (Cnit e task force del Miur), Riccardo Tascone (Cnr), Gabriele Falciasecca (Università di Bologna), Leonardo Beltri (Wind), Giovanni Cuturi (Aubay), Silvia De Fina (H3G), Michele De Nigris (Rse), Sandro Dionisi (Telecom Italia), Alessandro Pane (Ericsson), Giorgio Parladori (Alcatel), Luca Verducci (Poste Italiane) e Marco Zangani (Vodafone).

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