IL DECRETO

Riforma PA, ecco il decreto

Si allenta il blocco del turn over per favorire l’ingresso di giovani “digitali”. Spinta al processo telematico e unificazione delle banche dati delle partecipate. Via allo scioglimento di Formez PA

Pubblicato il 25 Giu 2014

Federica Meta

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Allentamento al blocco del del turn over, spinta al processo telematico e unificazione delle banche dati delle società partecipate. Sono questi i pilastri della riforma PA contenuti nel decreto pubblicato oggi in Gazzetta “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”.

Per le amministrazioni centrali resta confermata la percentuale di assunzioni rispetto alle cessazioni dell’anno precedente pari al 20% per il 2014, al 40% per il 2015, al 60% per il 2016, 80% per il 2017 e 100% dal 2018. Per le assunzioni non si fa più riferimento ai criteri di spesa e al numero di dipendenti, ma resta solo il criterio della spesa. Ai corpi di polizia, dei vigili del fuoco e al comparto scuola si applica la normativa di settore. Per gli enti di ricerca, fermo restando il vincolo dell’80% di spesa delle entrate correnti, il turn over è al 50% della spesa per il personale cessato nell’anno precedente (nel 2014 e nel 2015). Si allenta dunque il blocco del turn over per facilitare la transizione al digitale, come detto dal ministro della PA e Semplificazione, Marianna Madia, al nostro giornale. “Quando dico che i dipendenti sono troppo vecchi, non voglio dare vita ad una retorica generazionale o peggio “giovanilistica” – spiegava in un’intervista – Ma se pensiamo alle sfide della digitalizzazione della PA non possiamo non pensare a operatori che hanno vissuto nell’era digitale, che con le nuove tecnologie si sono formati. Non vogliamo far entrare giovani che facciano le stesse cose dei colleghi più grandi, ma che portino quel capitale di innovazione che è il “dono” più importante delle nuove generazioni”.

Per il processo telematico l’ obbligo di deposito digitale degli atti processuali varrà solo per le cause introdotte a partire dal 30 giugno; per quelle in corso alla medesima data il canale telematico sarà solo facoltativo. Al tempo stesso viene istituito l’ufficio del processo con l’impiego di cancellieri e tirocinanti per affiancare l’autorità giudiziaria; ridotto l’orario minimo di apertura delle cancellerie. Affidato ai legali e a professionisti nominati dal giudice del potere di autentica degli atti giudiziari di parte, di quelli degli ausiliari del giudice, e dei provvedimenti contenuti nei fascicoli di parte.

L’articolo 17 del decreto prevede che “entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”, di predisporre un sistema informatico di acquisizione di dati e proposte di razionalizzazione”. Le amministrazioni statali inseriscono i dati e le proposte con riferimento a ciascun ente pubblico o privato; da ciascuna di esse finanziato o vigilato: “Decorsi tre mesi dall’abilitazione all’inserimento, sarà vietato alle amministrazioni il compimento di qualsiasi atto nei confronti dei suddetti enti, compresi il trasferimento di fondi e la nomina di titolari e componenti dei relativi organi”

Inoltre, con l’obiettivo di procedere ad una razionalizzazione dei servizi strumentali all’attività delle amministrazioni statali, il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri predispone un sistema informatico di acquisizione di dati relativi alla modalità di gestione dei servizi strumentali, con particolare riferimento ai servizi esternalizzati. Nello stesso termine e con le stesse modalità sopracitate, le amministrazioni statali inseriscono i relativi dati. “Il mancato inserimento rileva ai fini della responsabilità dirigenziale del dirigente competente”, avverte il decreto.

A decorrere dal 1° gennaio 2015, le informazioni confluiranno nella banca dati del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze ma al Dipartimento della funzione pubblica è garantito l’accesso alle informazioni contenute nella banca dati in cui confluiscono i dati “ai fini dello svolgimento delle relative attività istituzionali”.

A decorrere dal 1° gennaio 2015, il Ministero dell’economia e delle finanze acquisisce le informazioni relative alle partecipazioni in società per azioni detenute direttamente o indirettamente dalle amministrazioni. L’acquisizione delle informazioni può avvenire attraverso banche dati esistenti ovvero con la richiesta di invio da parte delle citate amministrazioni pubbliche ovvero da parte delle società da esse partecipate.

Via allo scioglimento di Formez PA entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Verrà nominato un commissario straordinario per assicurare lacontinuità nella gestione delle attività e la prosecuzione dei progetti in corso. Entro il 31 ottobre 2014 il Commissario proporrà un piano che salvaguardi i livelli occupazionali del personale in servizio egli equilibri finanziari dell’associazione e individui eventualinuove forme per il perseguimento delle suddette politiche

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