D’Alessandro (Lait): “Il grid a misura di cittadino”

Presentazione, a Roma, dei primi test funzionali di Megalab. Gestito dalla società di innovazione della Regione Lazio (con Cnr, Esa-Esrin, Infn e Tor Vergata) il network in fibra realizzato da Fastweb veicolerà servizi e applicazioni nell’ambito di e-gov, e-health, territorio e audiovisivo

Pubblicato il 19 Mar 2010

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“Il problema dell'Italia è che spesso si lavora a
compartimenti stagni. Con il progetto Megalab nel Lazio abbiamo
dimostrato che la sinergia tra enti diversi funziona”. Lo ha
detto Giancarlo D'Alessandro, Ad della società di innovazione
tecnologica del Lazio (Lait), a margine della presentazione, oggi a
Roma, dei primi test funzionali di Megalab, network in fibra di
ultima generazione finanziato dalla Regione Lazio con un
investimento di 2 milioni 800mila euro, e realizzato da
Fastweb.

“Nel Lazio abbiamo introdotto un concetto nuovo: la
collaborazione permanente – ha dichiarato D'Alessandro -.
Essere riusciti a riunire enti importanti come il Cnr,
l'Istituto nazionale di fisica nucleare e l'Agenzia
spaziale europea, e averli fatti lavorare con la Pubblica
Amministrazione, significa aver creato un network di capacità al
servizio dei cittadini laziali”.

Il progetto è stato presentato questa mattina nella sede del Cnr
di Tor Vergata.

La Rete, di 35 chilometri, consentirà una velocità di connessione
40mila volte superiore a quella di un Adsl casalingo. La dorsale
della rete Megalab è basata su di un doppio anello ottico in fibra
ottica monomodale, ossia con una sola modalità propagativa,
illuminata dalla tecnologia Dwdm (Dense Wavelength Division
Multiplexing) che interconnette ad alta velocità (due linee
ridondate ciascuna a 40 Gbps) i nodi principali (Regione Lazio, Cnr
di Tor Vergata, Esa-Esrin).

Le altre sedi del progetto sono connesse all’anello principale
per mezzo di collegamenti a loro volta ad alte capacità. In
particolare, i nodi periferici che ospitano anch’essi potenza di
calcolo, sono connessi all’anello principale con un doppio
collegamento per una banda aggregata pari a 20Gbps.

Le rimanenti sedi, prive di potenza di calcolo, sono connesse
all’anello principale con collegamenti a 10 Gbps.
L’architettura di rete risulta, nel suo complesso, altamente
affidabile e garantisce tempi di fuori servizio trascurabili. Gli
apparati di grid computing sono ospitati oltre che nei tre nodi
dell‘anello principale, anche nei laboratori nazionali di
Frascati dell’Infn e nell’Università di Roma Tor Vergata.
Fastweb garantirà il funzionamento e la manutenzione
dell'intera rete metropolitana per un periodo di cinque
anni.

L'infrastruttura telematica si occuperà di veicolare servizi e
applicazioni che vanno dalla telemedicina al monitoraggio
ambientale, sino all'audiovisivo e all’e-government.

Il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, parla di
“un esempio virtuoso di concertazione tra i singoli protagonisti
del sistema Lazio”. L’Ad di Lait Giancarlo D’Alessandro:
“Siamo fra i primi in Europa a godere di un’infrastruttura di
questo livello, e abbiamo dimostrato che la sinergia tra enti
diversi funziona”. Anna Salome Coppotelli, assessore per la
tutela dei consumatori e la semplificazione amministrativa,
sottolinea: “Nella nostra regione si investe nel settore quasi il
triplo della media nazionale con l’1,3% del Pil regionale
destinato a questo scopo, contro lo 0,5% dell’investimento
nazionale”.

L’infrastruttura informatica sarà collaudata ad aprile. Il passo
successivo sarà la creazione di applicazioni. Un passo che, ha
spiegato D’Alessandro, “richiede nuovi finanziamenti, ma la
Regione oggi ha manifestato questa volontà politica”.

Tra le applicazioni che saranno possibili grazie a Megalab,
particolare importanza rivestono quelle in campo medico, come la
possibilità di trasferire immagini per la telemedicina in tempo
reale e con una definizione così alta da rendere superflua la
visualizzazione della lastra originaria, della radiografia o della
tac.

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