PA DIGITALE

Zingaretti: “Lo Stato sia digitale, inclusivo e aperto”

Il governatore del Lazio al convegno inaugurale di Forum PA 2016: “Grazie alle tecnologie possiamo fare spending review migliorando i servizi. Il tempo per farlo è adesso”

Pubblicato il 24 Mag 2016

F.Me

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“Il nuovo Stato moderno deve essere digitale sostenibile e aperto”. Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso del convegno inaugurale di Forum PA 2016 “Cambia la PA, cambia il Paese”, che ha aperto oggi i battenti al Palazzo Dei Congressi a Roma.

“Sul digitale – ha spiegato – il grande terreno del confronto è la sanità, perché rappresenta il settore con la maggiore quantità di risorse pubbliche nell’offerta di un servizio. Solo nella nostra Regione la ricetta dematerializzata produce 1,5 milioni di risparmi l’anno solo per la carta, figuriamoci cosa si potrebbe ottenere con i dati del fascicolo sanitario consultabili e a disposizione. Riguardo alla sostenibilità – ha proseguito Zingaretti – la questione fondamentale è l’efficientamento energetico. Andrebbe fatto per gli edifici pubblici, come scuole, università, ospedali, ma dobbiamo programmarlo, quantificare i risparmi. Questo è un grande orizzonte, perché spending review non significa tagli ai servizi. Infine, uno Stato aperto, includente, in cui il cittadino attivo prende sulle sue spalle un servizio che era della PA, per esempio pagando la bolletta dal suo cellulare – ha detto ancora – Ma accettare il cittadino attivo, in grado di rilevare anche l’abuso edilizio del palazzo tirato su di notte o il tavolino abusivo sul suolo pubblico, produce un feedback positivo nel segno della trasparenza e non della contrapposizione. Però dobbiamo correre”.

Per Zingaretti questo è “il momento magico per fare le riforme, che non sono l’eliminazione dello Stato ma il suo rilancio. Viviamo in un tempo anzi in cui il nuovo può essere affrontato ‘nella’ riforma dello Stato, superando l’idea in cui esso era visto come una bad company, e il nuovo andava fatto al suo esterno. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, superiamo quella fase storica in cui ogni nuovo servizio produceva anche un costo aggiuntivo. La grande rivoluzione dice invece che viviamo in un tempo in cui grazie all’innovazione si può aumentare la qualità del servizio riducendo i costi – ha concluso Zingaretti – ed è proprio qui che dobbiamo accelerare. Questa è la grande sfida, è una visione lungimirante”.

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