PARTNERSHIP

La Difesa si blinda contro gli hacker (e passa a Windows 10)

Obiettivo della partnership la protezione di identità digitali, sistemi e dati dei dipendenti. Il Capitano di vascello Maurizio La Puca: “Il sistema operativo consente un alto standard di sicurezza e un’esperienza d’uso semplice e personalizzata”

Pubblicato il 07 Nov 2016

A.S.

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Il Ministero della Difesa rinnova il proprio parco Pc e dota i propri dipendenti di Windows 10, per garantire al personale produttività e sicurezza. “In uno scenario di spending review in cui recuperare efficienza è sempre più un imperativo per gli enti pubblici – si legge in una nota di Microsoft – il Ministero intende ottimizzare i processi grazie all’adozione del nuovo sistema operativo di Microsoft, che consentirà al personale preposto all’amministrazione civile e militare della difesa e delle forze armate italiane di beneficiare di un’esperienza più intuitiva e di interagire in modo più efficace su qualsiasi device. Un rinnovamento strategico anche nel segno della cybersecurity, in un Paese in cui si assiste alla crescente proliferazione di minacce informatiche che vedono l’Italia contraddistinguersi per percentuali di infezioni IT superiori alla media mondiale, secondo le rilevazioni del Microsoft Security Intelligence Report 2015. Windows 10 offre infatti al Ministero importanti garanzie in termini di protezione delle identità digitali, dei sistemi e dei dati”.

La scelta di passare a Windows 10, con la migrazione di 4 milioni di postazioni su Windows 10, è stata adottata da poso anche dal Dipartimento della Difesa Americano, con l’obiettivo di efficientare i sistemi IT e ridurre i costi, ma soprattutto di potenziare la sicurezza informatica.

La possibilità di utilizzare soluzioni di autenticazione evolute come Windows Passport for Business, prosegue la nota, che autentica in modo sicuro gli utenti senza bisogno di password, e di protezione delle credenziali come Credential Guard, che le archivia all’interno dei processori fisici dei dispositivi, rappresenta un vantaggio importante in una logica di protezione dell’identità digitale degli utenti. Altrettanto strategica, sottolinea Microsoft, la protezione dei sistemi che si può avvalere di strumenti come Device Guard, che ha il compito di preservare o impedire l’esecuzione di programmi che non sono ritenuti leciti all’interno del sistema. Per la cifratura dei dati il ministero potrà servirsi di soluzioni come Bitlocker e Right Management Service, garantendo così non soltanto la protezione dei propri sistemi ma anche delle informazioni gestite dalle proprie strutture.

“All’interno del Ministero della Difesa abbiamo storicamente puntato sull’innovazione tecnologica, sulla sicurezza delle infrastrutture informatiche e sulla formazione del personale, in linea con la nostra necessità di avere un altissimo livello di protezione, non solo dei nostri sistemi ma anche delle informazioni che gestiamo. Abbiamo scelto di adottare Windows 10 come elemento strategico per la nostra organizzazione, perché è il sistema operativo che ci permette di ottenere non solo un alto standard di protezione ma, anche un’esperienza d’uso semplice e personalizzata – commenta il capitano di vascello Maurizio La Puca, del Comando Interforze Operazioni Cibernetiche presso lo Stato Maggiore del Ministero della Difesa – In un momento storico particolarmente delicato come quello attuale, in cui la caratteristica ibrida della minaccia richiede la massima attenzione, implementare tecnologie che sono indirizzate a rendere più sicuro l’ambiente di lavoro è, per noi, un target primario. L’adozione diffusa di Windows 10 ci permetterà, da subito, di poter svolgere in modo più efficace i nostri compiti di Protezione e Controllo, mettendoci a disposizione strumenti importanti su cui far crescere la postura di sicurezza di buona parte dei nostri sistemi informatici”.

“La Cybersecurity rappresenta un imperativo per un ente preposto alla tutela e alla sicurezza del Paese come il Ministero della Difesa – aggiunge Simonetta Moreschini, direttore della Pubblica amministrazione di Microsoft Italia – Basti pensare che le cyber aggressioni alle infrastrutture critiche in Italia sono in crescita come emerge dall’ultimo rapporto Clusit che ne ha rivelato un incremento del 154% nel 2015 rispetto al 2014. Dotarsi di strumenti tecnologici avanzati in grado di offrire funzionalità di protezione delle identità digitali, dei sistemi e dei dati è strategico e siamo certi che Windows 10 possa rappresentare la risposta giusta alle esigenze del Ministero della Difesa”

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