Fascicolo sanitario elettronico, faro di Agid sullo stato dell’arte

L’Agenzia per l’Italia digitale avvia l’indagine sui sistemi informativi usati dalle Regioni. Obiettivo: predisporre un modello unico di riferimento che consentirà di ottimizzare le risorse e rendere più semplice l’attuazione. In campo anche il Cnr

Pubblicato il 18 Nov 2016

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La sanità digitale si avvia verso una fase decisiva. Il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse) rappresenta la carta d’identità virtuale in grado di raccontare con un click, tutta la storia clinica dalla nascita fino ad oggi. Le Regioni si stanno muovendo, in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 178/2015, proponendo diverse soluzioni. Tuttavia risulta evidente la necessità di una presentazione omogenea dei documenti sanitari a livello nazionale, affinché l’interoperabilità del Fascicolo risulti efficace.

In questo scenario, l’Agenzia per l’Italia Digitale, avvalendosi del supporto tecnico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Icar e IIT Sede di Cosenza), sta avviando un’indagine esplorativa per rilevare lo stato di attuazione del Fascicolo e procedere poi allo sviluppo di regole, sistemi e servizi riusabili, con il preciso scopo di supportare le Regioni e Province Autonome nella realizzazione di sistemi omogenei di Fse.

A tale scopo è stato formulato un questionario che sarà inviato in questi giorni ai referenti regionali e che consentirà di svolgere una rilevazione delle infrastrutture e dei Sistemi Informativi finora utilizzati dalle Regioni e dalle Aziende Sanitarie che hanno già avviato o si preparano ad avviare il proprio Fse regionale. I dati derivanti dall’indagine, che dovranno essere raccolti entro fine anno, saranno preziosi per confrontare le diverse esperienze ed arrivare a predisporre un modello unico di riferimento, che consentirà di ottimizzare le risorse e di rendere più semplice la procedura di attuazione e attivazione del Fascicolo.

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