“Oltre il Digitale”: il Gotha dei pagamenti a Montecitorio, meno parole più fatti

Alla Camera il seminario organizzato dall’Aiip in collaborazione con l’onorevole Palmieri. Riflettori puntati sulla cultura digitale e sul contesto normativo

Pubblicato il 01 Dic 2016

aiip-161201120430

Le idee migliori sono simili ad opere d’arte: per realizzarle c’è bisogno di intuizione, di un bagaglio tecnico non indifferente, e dell’appoggio delle Istituzioni. Su questo presupposto è stato strutturato l’evento “Oltre il Digitale”, un seminario organizzato presso Palazzo Montecitorio dall’A.I.I.P. in collaborazione con l’On.Palmieri, cofondatore dell’Intergruppo Innovazione, che si proponeva di mettere a confronto le istituzioni con i massimi esperti nel settore digital payment, allo scopo di creare un dibattito utile per il rilancio del Sistema Paese.

Alla presenza di rappresentati istituzionali dediti alla materia, quali il Viceministro Luigi Casero, il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, l’On. Antonio Palmieri, l’On. Sergio Boccadutri ed il Direttore AgID Antonio Samaritani, hanno preso la parola, Umberto Poschi – Google, Laura Bononcini – Facebook, Davide Steffanini – Visa, Franco Bernabè –ICBPI e CartaSi, Piero Crivellaro – Mastercard, Angelo Meregalli – PayPal, Domenico Gammaldi – Banca d’Italia, Roberto Ferrari – CheBanca!, Willy Burkhardt –Lutech, Domenico Siclari – MEF ed Università Sapienza.

“Il comparto dei pagamenti è l’architrave dell’economia, la lingua comune del mondo operoso di cui facciamo parte, in grado di connettere aziende, banche, cittadini ed Istituzioni. Le operazioni di pagamento non devono più rappresentare un momento di frizione tra le parti coinvolte, bensì un’occasione per condividere visioni ed opportunità in un mondo in continua evoluzione” ha dichiarato Maurizio Pimpinella, Presidente A.I.I.P., nell’apertura del convegno.

Uno degli ostacoli allo sviluppo della moneta elettronica è secondo l’On. Palmieri la mancanza di formazione culturale a riguardo: “E’ necessario un piano di divulgazione specifico, mirato a superare un divario non meno insidioso di quello tecnologico. Per questa ragione sarebbe importante raccogliere le riflessioni sorte in occasione del dibattito in un apposito paper utile per il prossimo approdo della PSD II”. Il documento, in fase di redazione, sarà poi presentato il 14 e 15 giugno 2017 al Digital & Payment Summit presso l’Università LUISS di Roma.

Il Presidente Damiano ritiene invece che la rivoluzione digitale rappresenti per la politica una sfida duplice: “Da un lato, non bisogna ostacolarla, dall’altro, non si può lasciar correre: siamo di fronte ad un processo irreversibile che va necessariamente governato dalle forze politiche”.

L’On. Casero ha poi rimarcato come lo sviluppo dei digital payment rappresenti una partita fondamentale per l’Italia: “Bisogna accelerarne il processo tramite degli incentivi. Stiamo quindi predisponendo una lotteria degli scontrini per i pagamenti con moneta elettronica poiché si rende necessaria una logica di premialità: non dimentichiamoci che siamo il Paese europeo con il maggior numero di smartphone, ma al contempo quello che ne sfrutta meno le potenzialità.”

Sempre con l’obiettivo di stimolare l’e-payment nel Paese, secondo l’On. Boccadutri, “togliere il surcharge dai pagamenti verso la Pubblica Amministrazione potrebbe essere uno step decisivo. Un lavoro collettivo può fare la differenza. Se tutti gli attori coinvolti nel comparto dei digital payment riuscissero a collaborare, questo Paese farebbe un importante passo avanti”.

Unanimi i commenti delle aziende partecipanti: “Negli ultimi cinque anni abbiamo visto le tecnologie legate al digitale raggiungere una diffusione mondiale senza precedenti. Gli smartphone, in particolare, hanno completamente cambiato la nostra quotidianità, dal modo con cui socializziamo a quello con cui ci informiamo fino alla nostra esperienza di acquisto come consumatori” ha spiegato Umberto Poschi di Google.
“Nel contesto attuale non può però mancare una strategia condivisa a livello europeo e internazionale che possa incentivare le imprese a investire nella formazione di nuove professionalità e nella diffusione di competenze digitali” –ha aggiunto Laura Bononcini– il tema è per Facebook di fondamentale importanza ed è il motivo per cui lavoriamo a stretto contatto con sviluppatori, startup e PMI in Italia, grazie alla partnership con Confcommercio”.

Angelo Meregalli di PayPal si è concentrato sul nuovo contesto normativo: “La PSD II offre grande opportunità perché per la prima volta prova ad armonizzare l’ecosistema dei pagamenti nell’Eurozona, dove ancora non esistono grandi possibilità di scalabilità. Forse rappresenta una minaccia per le banche? Lo stesso è già avvenuto per le telecomunicazioni con l’avvento della connessione dati.”

Willy Burkhardt di Lutech ha poi continuato sottolineando come, anche dal punto di vista della normativa di riferimento, quella dei digital payment sia un’industria molto complessa. “Sull’onda dell’offerta degli OTT e delle Fintech, che ha già ridotto gran parte delle revenue delle banche americane, la trasformazione è inevitabile. Il mondo finanziario ed assicurativo non può permettersi di essere ostaggio di modelli non più attuali: è necessario aumentare la competitività ed associare modelli innovativi a competenze specifiche. Condizione fondamentale per la diffusione dei digital payment è la sicurezza”.

Roberto Ferrari di CheBanca in linea con i precedenti interventi ha individuato le due principali sfide per la banca del futuro: “la necessità di disegnare e produrre delle Customer Experience basate su una vera pluricanalità integrata, il piu’ possibile simile alle best practices del digital commerce e la capacità di proporre real-time prodotti e servizi personalizzati sulla base delle effettive caratteristiche ed esigenze di ogni singolo cliente”.

Incoraggiante l’intervento di Domenico Gammaldi di Banca d’Italia: “L’ultimo triennio ha visto l’Italia fare un passo in avanti, con una crescita dei pagamenti non-cash pari al 7.2%, contro un aumento Europeo del solo 3.3%. In Italia, però, in troppi settori abbiamo difficoltà ad abbandonare l’analogico col risultato che alcuni processi sono stati duplicati anziché sostituiti. La Pubblica Amministrazione deve essere il driver del cambiamento, essendo il più grande Merchant in Italia: bisogna puntare sul Nodo dei Pagamenti”.

Il Direttore Samaritani ha poi aggiunto: “fermo restando che per l’AgID il Nodo dei Pagamenti è di primaria importanza, ritengo che uno sviluppo sinergico sia la migliore via per una capillare diffusione del digitale italiano: il pubblico definisce le regole, gli standard e realizza piattaforme abilitanti; il privato programma investimenti di lungo periodo e sfrutta nuove opportunità di mercato creando soluzioni che si integrano con le piattaforme nazionali”.

Ha infine concluso Pimpinella: “Riuscire a riunire un così folto gruppo di esperti e di visioni differenti, rappresenta un prezioso tassello del percorso che con l’A.I.I.P. cerchiamo di costruire ogni giorno: digitalizzare il Sistema Italia, ancor prima degli italiani”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati