L'EVENTO

Forum PA accende i riflettori sulla sostenibilità: quale ruolo per la PA?

Al centro dell’evento, in programma dal 23 al 25 maggio a Roma, gli obiettivi dell’Agenda Globale 2030 dell’Onu. Mochi Sismondi: “Bisogna superare l’autorefenzialità dell’amministrazione”

Pubblicato il 23 Feb 2017

F.Me

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Può la PA abilitare lo sviluppo sostenibile? A questa ambiziosa domanda si proverà a rispondere in occasione dell’edizione 2017 di Forum PA, in programma dal 23 al 25 maggio presso il Roma Convention Center – La Nuvola. Il filo conduttore sarà dato dall’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e dai relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, approvati recentemente dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con l’impegno di raggiungerli entro il 2030.

In questo contesto i temi dell’innovazione della PA e lo stesso obiettivo della PA digitale saranno visti non come obiettivi fine a se stessi, ma come strumenti strategici per dare risposta ai grandi temi che assillano i cittadini: il lavoro che non c’è, la sicurezza che viene percepita come precaria, la tutela salute che deve tornare ad essere un diritto, la qualità dell’ambiente, le disuguaglianze che crescono a dismisura in un’Italia a molte velocità dove chi è indietro ha oggettivamente poche speranze di salire in un ascensore sociale bloccato.

“Una visione quindi che si propone di superare l’autoreferenzialità di una PA che parla di se stessa a se stessa, ma che pone l’incessante processo di riforma della PA in una prospettiva teleologica – spiega il presidente di FPA, Carlo Mochi Sismondi – Questo vuol dire porre l’accento non tanto sul “cosa fare”, lo abbiamo già detto troppe volte, e neanche solo sul “come farlo”, anche se di manuali c’è sempre bisogno, ma piuttosto sul “perché” dell’innovazione necessaria, sia essa istituzionale, organizzativa o tecnologica.

Con l’adozione dell’Agenda 2030 da parte dell’Onu si è superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale, a favore di una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

“E’ la prima agenda integrata per politiche economiche, sociali e ambientali che il mondo abbia mai condiviso” commenta a Forumpa.it Enrico Giovannini, ex Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del governo Letta e oggi portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis). “Significa – prosegue – riconoscere le disuguaglianze, le tensioni sociali e la crisi di governance attuale come risultanze di un modello di sviluppo che non regge più e va ripensato integralmente”.

In ocasione della fiera, quest’anno giunta alla 28esima edizione, FPA propone un programma congressuale che si articola in quattro tipologie diverse di eventi: gli “scenari”, i “convegni tematici”, i “tavoli di lavoro”, i“seminari”.

  • Gli “scenari” pongono i grandi temi dello sviluppo equo e sostenibile nell’ottica di un’agenda per i prossimi quindici anni. Ciascuno dei temi è visto dal punto di vista della sostenibilità ambientale, economica e sociale; della partecipazione attiva di tutte le componenti della società; della trasformazione digitale intesa come costruzione di una piattaforma abilitante.
  • I “convegni tematici” sono dedicati alle singole grandi politiche d’innovazione: dai temi della PA digitale alle politiche di sviluppo e coesione; dal tema delle politiche attive del lavoro al tema della riforma dell’amministrazione; dalla sussidiarietà orizzontale alla governance delle città e dei territori; dall’open government ai grandi programmi di politica industriale come “Industria 4.0” o la digitalizzazione in Agricoltura.
  • I “tavoli di lavoro” si svolgono tra addetti ai lavori, a porte chiuse e su invito, servono a definire meglio le agende di lavoro dei convegni e a porre sul tavolo le raccomandazioni per l’effettiva implementazione dei progetti d’innovazione.
  • I “seminari” propongono concise e mirate occasioni di formazione per i dipendenti pubblici su temi di grande attualità e presentano loro novità importanti di processo e/o di prodotto e esempi di successo da cui copiare.

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