IL PROGETTO

Agenda digitale di genere, Roma apripista

Il Comune punta a ridefinire le azioni le azioni strategiche per la trasformazione digitale per rispondere ai bisogni delle donne. L’assessore Flavia Marzano: “Partecipazione è la parola d’ordine”

Pubblicato il 13 Apr 2017

F.Me

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Declinare al femminile l’Agenda digitale di Roma Capitale attraverso la raccolta online di proposte utili a ridefinire in ottica di genere le azioni strategiche per la trasformazione digitale dell’Amministrazione capitolina previste nel documento approvato a febbraio dalla Giunta. Con questo obiettivo dal 9 marzo al 9 aprile l’assessorato Roma Semplice ha avviato una consultazione online per invitare cittadini e associazioni a partecipare attraverso l’invio di idee, suggerimenti e proposte progettuali intorno a cinque macro-aree tematiche – Partecipazione e collaborazione, Trasparenza, Servizi digitali e processi, Competenze digitali, Connettività e Accountability.

Gli oltre 30 contributi pervenuti, che hanno ricevuto in Rete più di 280 voti e 40 commenti, sono stati illustrati ieri in Campidoglio alla presenza dell’assessore Flavia Marzano nel corso di un incontro con le persone che hanno partecipato alla consultazione. Declinare in ottica di genere sia dati in formato aperto da rendere disponibili sul portale istituzionale che obiettivi concreti e misurabili; progettare percorsi formativi di facilitazione digitale; realizzare un’anagrafe dell’associazionismo femminile sono alcune delle idee progettuali emerse dal confronto. A queste si affiancano iniziative di carattere sociale, economico e di ricerca.

“Così come l’Agenda digitale di Roma Capitale è stato il frutto di un percorso partecipato di successo che ha coinvolto tutti i portatori di interesse – dice Flavia Marzano – allo stesso modo abbiamo deciso di ascoltare chiunque volesse proporci la propria idea per declinare in ottica di genere quello che rappresenta il primo documento programmatico sul digitale dell’amministrazione capitolina. Crediamo fortemente che solo attraverso la partecipazione sia possibile costruire una corretta interazione tra un’amministrazione sempre più aperta e i cittadini, in linea con gli obiettivi di democrazia diretta previsti nelle linee programmatiche”.

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