IL PROGETTO

Enea, ok al Piano triennale: sul piatto 51 mln e oltre 570 assunzioni

Disco verde dal cda dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile. Nucleare, efficienza, sostenibilità e innovazione le aree strategiche. Il presidente Federico Testa: “Si apre una nuova era”

Pubblicato il 27 Lug 2017

Andrea Frollà

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Oltre 51 milioni di euro d’investimento in attrezzature e impianti e 572 assunzioni di giovani e di nuove professionalità. Con queste due traiettorie prende ufficialmente il via Piano 2017-2019 dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile (Enea). Approvato dal consiglio di amministrazione nella giornata di oggi, il progetto triennale dell’Enea punta a dare nuovo slancio alle attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, ma anche a rafforzare la capacità di autofinanziamento dell’Agenzia nei settori di competenza. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle quattro aree strategiche individuate per i prossimi tre anni: fusione e sicurezza nucleare, efficienza energetica, sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, tecnologie energetiche. Settori che già oggi sono al centro di un’importante trasformazione digitale, destinata a cambiare le dinamiche dei mercati e l’evoluzione del settore.

“Dopo un lungo periodo di commissariamento e di blocco delle assunzioni – spiega il presidente dell’Enea Federico Testa – con questo Piano intendiamo completare il rilancio dell’Agenzia e aprire una nuova stagione che ci veda protagonisti a livello nazionale e internazionale. Faremo leva sulle elevate competenze maturate come soggetto tecnico autorevole, terzo, indipendente, sempre più capace di rispondere alle esigenze di imprese, cittadini e PA nonché di acquisire progetti e commesse”. Secondo Testa è questa è “la sfida più grande” che attende l’Enea, decisa a contribuire in modo deciso alla crescita di tutto il sistema Paese.

Oltre all’individuazione delle quattro macro-aree strategiche, il Piano triennale scende anche nel dettaglio delle diverse attività di ricerca che animeranno i prossimi anni: fonti rinnovabili, robotica, smart grid, mobilità sostenibile, batterie, sistemi di ricarica rapida e wireless, sensori ed etichette intelligenti, ma anche materiali rari, tutela del patrimonio culturale, cura della salute e tracciabilità degli alimenti. Fra i temi emergenti, sottolinea l’Enea in una nota, anche la simbiosi industriale e l’economia circolare che vedono l’ente candidato ad Agenzia Nazionale per l’uso efficiente delle risorse.

I grandi progetti internazionali di fusione nucleare Iter e Broader Approach e la realizzazione in Italia dell’infrastruttura di ricerca Divertor Tokamak Test facility (Dtt), un progetto da 500 milioni di euro con ricadute occupazionali dirette e indirette per 2mila addetti altamente qualificati, rappresenteranno le iniziative di punta. Priorità di azione organizzativa, conclude la nota dell’Enea, saranno la formazione, il consolidamento di una nuova cultura organizzativa basata sul riconoscimento del merito, la valorizzazione delle professionalità anche attraverso meccanismi di premialità, il proseguimento della semplificazione di procedure e processi decisionali con riduzione degli oneri burocratici e lo sviluppo delle infrastrutture dei centri per rendere più pervasiva l’attività di assistenza e trasferimento tecnologico alle Pmi.

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