Giustizia, Milano best practice. Il 77% degli atti è digitale

Il presidente del tribunale Livia Pomodoro: “A quota 80% sarà possibile un risparmio di 30 addetti all’anno”. Intanto il governo spinge sulla dematerializzazione: entro giugno 2011 notifica telematica e accesso pubblico via Web alle sentenze in tutta Italia

Pubblicato il 24 Gen 2011

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Al tribunale di Milano il 77% degli atti che entrano è telematico,
a fronte di una media del 23% in Italia A rendere noti i numeri il
sindaco di Milano, Letizia Moratti, in occasione di un incontro con
il presidente del tribunale del capoluogo lombardo Livia Pomodoro e
i ministri della Giustizia, Angelino Alfano, e dell'Interno,
Roberto Maroni. Un incontro, previsto nell'ambito del
cosiddetto “Tavolo per la giustizia”, nato con l'obiettivo
– ha ricordato la Moratti “di rendere la giustizia milanese
sempre più efficiente e vicina ai cittadini, attraverso sistemi di
collaborazione tra il tribunale, il Comune e il ministero della
Giustizia".

Sarebbe dunque vicina la quota 80% che il presidente del tribunale
Livia Pomodoro considera “sensibile”. "Quando l'80%
degli atti sarà digitale potremmo arrivare a risparmiare fino a 30
addetti all'anno – ha spiegato la Pomodoro – oggi adibiti
all'attività di ricezione, registrazione e smistamento della
documentazione cartacea".
"La riorganizzazione degli uffici giudiziari ci permetterà di
restituire ricchezza a questo Paese e Dio sa se ne ha
bisogno", ha sottolineato il magistrato.

Quello di Milano è stato il primo tribunale a lanciare il servizio
di notifica telematica per per i procedimenti civili (così come
previsto dal protocollo di intesa firmato da Brunetta e Alfano il
26 novembre 2008) grazie allo sforzo congiunto della stessa
Pomodoro e dallʼOrdine degli avvocati meneghini che nella nuova
piattaforma hanno investito 100mila euro.

“Le notifiche online permettono di fare in un minuto lo stesso
procedimento per cui oggi sono necessarie dalle quattro alle nove
settimane, ovvero il tempo per recapitare gli atti della giustizia
civile – ha spiegato la Pomodoro -. La strada che stiamo
percorrendo a Milano sta dando ottimi risultati, a riprova del
fatto che questa rappresenta lʼunica via realmente percorribile
per sveltire i tempi dei processi”.

I numeri della Corte milanese arrivano dieci giorni dopo la
conferenza stampa congiunta dei ministri Alfano e Brunetta per
enunciare le prossime tappe dei progetti legati a E-gov 2012. Il
governo intende lavorare in particolar modo si prevede di attuare
servizi di notifica telematica, di accesso pubblico via Web alle
sentenze in tutti i tribunali italiani entro giugno 2011. Per
accelerare questo processo verrà messo in campo un intervento
immediato e senza vincoli territoriali, finanziato con circa 5
milioni di euro a valere sulle risorse che il Comitato dei ministri
per la Società dell’Informazione (Cmsi) ha destinato ad azioni a
sostegno del Cad. Destinatario delle risorse sarà DigitPA. In un
secondo momento verranno lanciate iniziative legate al Piano per il
Sud, da finanziare tramite i fondi Fas per la digitalizzazione dei
tribunali del Mezzogiorno.

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