E-gov, tocca alle imprese. In palio 200 milioni

Le risorse messe a disposizione da Miur e Mse. Turatto (Ddi): “Priorità a e-health e smart cities”. L’Agenzia per l’innovazione sarà ponte fra aziende e istituzioni

Pubblicato il 27 Gen 2011

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Sono 200 i milioni di euro da “spendere” per progetti
innovativi. Sono previsti dal punto 4.2.1.3 del Piano operativo
nazionale 2007-2013 – Ricerca e Innovazione (il piano in totale
prevede risorse per 6 miliardi e 200 milioni) messi a disposizione
da Miur e Mse e che il ministero della PA e Innovazione auspica che
le imprese destinino a iniziative di supporto all’e-gov. Per
questo il Dipartimento per la Digitalizzazione della Pubblica
amministrazione e Innovazione tecnologica ha incontrato stamattina
a Roma gli stakeholder interessati, insieme ai rappresentati del
Cnr e dell’Agenzia per l’Innovazione, guidata da Mario Dal
Co.

“Vogliamo condividere con le imprese i nostri progetti di e-gov
– ha spiegato il Capo del Ddi, Renzo Turatto – E allo stesso
tempo capire se la strada che abbiamo intrapreso nella direzione
della modernizzazione della PA è quella giusta”.

Tra i settori che il ministero considera prioritari spiccano le
smart cities, il cloud computing, l’e-health e l’infomobilità.
“Si tratta di comparti ‘sensibili’ che farebbero da volano
anche per l’attuazione e l’implementazione degli 80 progetti
previsti dal piano E-gov 2012”.

A fare da catalizzatore tra imprese e istituzioni ci sarà
l’Agenzia per l’Innovazione. “L’Agenzia lavorerà per
lanciare collaborazioni con gli atenei, in particolar modo i
Politecnici, per fare in modo che la capacità innovativa dei loro
incubatori, parchi scientifici, dipartimenti e centri, abbia una
visibilità nazionale ed internazionale – ha sottolineato il
presidente Dal Co – Visibilità non solo di immagine, ma operativa:
costruzione di centri di competenza, che siano in grado di proporsi
come erogatori di servizi di elevata consulenza per adottare e
ottimizzare le soluzioni innovative”.

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