De Tommaso (Skylogic): “Con Tooway addio al digital divide”

Il nuovo Ad della società scommette sulla banda larga via satellite: “Servizio indispensabile per raggiungere gli obiettivi della Ue che punta a portare Internet ad alta velocità a tutti entro il 2020”

Pubblicato il 07 Dic 2011

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"Abbatteremo il digital divide grazie a Tooway". E'
l'obiettivo a cui mira il nuovo ad di Skylogic Achille De
Tommaso, che è anche presidente di Anfov. In un'intervista
rilasciata all'associazione sottolinea che il nuovo servizio
delle controllata di Eutelsat  "con installazione immediata e
senza linea telefonica" è in grado di "offrire accesso
Internet a larga banda con velocità, qualità e costi
assolutamente competitivi".

“Mi attende una sfida molto impegnativa ma anche affascinante e
promettente perché posso disporre dei migliori strumenti per
affrontarla con successo – dice De Tommaso – Finalmente oggi
possiamo sconfiggere il Digital Divide: infatti Skylogic ha appena
iniziato a offrire Tooway, un servizio satellitare per cui Eutelsat
ha investito – senza alcun aiuto pubblico, ci tengo a sottolinearlo
– circa 350 milioni. Tooway è finalmente in grado di garantire
anche agli utenti consumer alte velocità di trasmissione,
continuità di servizio e costi competitivi per l'accesso a
Internet. Non è più necessario attendere che la rete in fibra
ottica arrivi ovunque: già oggi possiamo fornire servizi Internet
ad alta velocità e di ottima qualità a costi convenienti ”.

Il servizio Tooway è disponibile in tutta Europa e nel bacino del
Mediterraneo e rappresenta la soluzione democratica per contrastare
da subito il Digital Divide. Infatti con Tooway non c'è
neppure bisogno di disporre della linea telefonica: per chi non
può collegarsi all'Adsl costituisce una soluzione ideale e
semplice per avere immediatamente Internet ad alta velocità.
Skylogic è infatti già oggi in grado di fornire la banda larga
sopra gli 8 megabit sia nelle metropoli che nei più sperduti
villaggi di montagna grazie a una rete in gran parte ecologica in
quanto il satellite è alimentato con pannelli solari.

Il servizio Tooway opera nella banda Ka grazie al satellite di
Eutelsat Ka-Sat, pioniere di una nuova generazione di satelliti HTS
(High Throughput Satellites) appositamente ottimizzati per
l’accesso Internet a banda larga sia nel settore professionale
che per il largo pubblico. Ka-Sat dispone infatti della nuova
tecnologia Multispot di allocazione ottimale delle frequenze.
Grazie alla sua rete cellulare di 82 piccoli spot beam collegati a
10 stazioni terrestri è possibile ottimizzare la potenza di
trasmissione e riutilizzare le frequenze; i vantaggi tecnologici
possono essere trasferiti agli utenti finali che godono così di
tariffe molto ridotte rispetto alle trasmissioni tradizionali in
banda KU.

“Utilizzando la potenza del satellite Ka-Sat, la nuova
generazione di servizi Tooway consente agli utenti di navigare con
velocità di download fino a 10 Mbps e in upload fino a 4 Mbps e
soddisfa quindi le più diffuse ed esigenti richieste del mercato:
dalla navigazione Internet al downloading della musica allo
streaming video – spiega l'ad – In Europa ci sono almeno 13
milioni di abitazioni fuori dalla portata dell’Adsl e ci sono
oltre 17 milioni di utenti che navigano a velocità inferiori a 2
Mbps. Questi rappresentano il nostro target privilegiato. Grazie a
un'antenna parabolica, eventualmente anche autoinstallante,
possiamo offrire ai nostri clienti la possibilità di utilizzare le
applicazioni multimediali più diffuse in Rete ad un costo minimo,
a partire da 1 euro al giorno”.
Tooway può diventare indispensabile per raggiungere
l'obiettivo strategico della Commissione Europea di rendere
disponibile a tutti i cittadini del vecchio continente una rete
ultraveloce entro il 2020 per l'accesso universale a
Internet.

Gli obiettivi del nuovo ruolo di De Tommaso sono, quindi, in linea
con la missione che egli stesso e Anfov già conducono da anni per
la riduzione del digital divide e per favorire lo sviluppo e la
rapida diffusione delle Ngn. Anfov da anni analizza le opzioni per
la costruzione delle reti Ngn, che ha aperto un dibattito sulla Net
Neutrality e che è coinvolta in molteplici attività di studio e
proposta. Come quella che, recentemente, la vede protagonista nella
definizione di un modello di catasto delle infrastrutture a livello
nazionale che si prefigge di consentire il riutilizzo, totale o
parziale, di cavidotti esistenti, con evidenti risparmi sui costi
di realizzazione delle nuove reti.

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