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Ansaldo Sts porta i satelliti “a bordo” treno

A firma della società di Finmeccanica il primo sistema al mondo per monitorare dallo spazio una linea ferroviaria, quella da 1.500 km in costruzione in Australia

Pubblicato il 29 Nov 2012

Roberto Giovannini

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Utilizzare i satelliti per gestire la sicurezza del traffico ferroviario. Un’operazione molto innovativa su cui sta scommettendo Ansaldo Sts, la società del gruppo Finmeccanica leader mondiale nel settore del segnalamento ferroviario. E non a caso, proprio nei giorni scorsi Ansaldo Sst ha firmato il primo contratto in assoluto mondiale per la realizzazione di una linea ferroviaria di trasporto merci su lunga distanza completamente automatizzata e controllata via satellite, senza necessità di un guidatore.
Un affare da 289 milioni di euro firmato dalla grandissima società mineraria Rio Tinto Iron Ore, che vedrà la costruzione entro il 2015 di un sistema automatizzato di gestione dei treni per la rete ferroviaria, lunga 1.500 chilometri, destinata al trasporto pesante del minerale di ferro scavato nella regione di Pilbara dell’Australia occidentale. Attualmente le tecnologie di gestione del traffico ferroviario utilizzano di norma reti cellulari o reti terrestri, che però sono molto costose, e dal punto di vista economico hanno senso soltanto per le linee ferroviarie ad alto o altissimo traffico. Diverso è il discorso per le linee locali, regionali o merci. L’intuizione è stata quella di provare a scommettere sui sistemi di geolocalizzazione satellitare, dove peraltro è possibile immaginare una possibile sinergia fra i sistemi satellitari Egnos e Galileo e il sistema di controllo di marcia dei treno Ertms.

“I sistemi di gestione del traffico ferroviario – spiega l’ingegner Francesco Rispoli, Senior Advisor Satellite Projects & Rail Telecom Innovation & Competitiveness Unit di Ansaldo Sts – devono garantire in sicurezza il distanziamento dei treni che viaggiano sullo stesso binario, quando occorre conoscere la posizione del treno con sicurezza assoluta”. “Oggi – continua Rispoli – questa funzione nel sistema europeo Ertms di gestione del traffico ferroviario viene assolta dall’odometro di bordo, col supporto di boe elettroniche installate lungo i binari. L’alternativa a questo sistema sfrutta la geo-localizzazione satellitare, evitando così le boe e riducendo gli investimenti ed i costi di esercizio”. Il localizzatore satellitare “ferroviario” deve ovviamente garantire dall’errore della posizione del treno lungo tutto il percorso e in ogni condizione di visibilità dei satelliti. Per questo motivo serve una rete esterna per monitorare lo stato di salute dei satelliti e “istruire” il localizzatore satellitare a bordo del treno su quali satelliti usare per determinarne la posizione. Ansaldo Sts ha ideato una soluzione innovativa che sfrutta i dati di più costellazioni satellitari: quella americana Gps, quella russa Glonass, e in prospettiva quella europea Galileo. Disponendo di molti satelliti nel cono di visibilità del treno si elabora una classifica dei satelliti più “sani” con cui calcolare la posizione del treno, e scartare quelli che possono introdurre errori.

I vantaggi, oltre a quelli di costo – visto che in alternativa bisogna realizzare e mantenere costose infrastrutture anche in zone montuose o climaticamente difficili – consistono nella possibilità di aumentare la capacità di trasporto, distanziando tra loro i treni in maniera dinamica a seconda del traffico.
Una soluzione ideale per il progetto della ferrovia mineraria in Australia. Nel mirino di Ansaldo Sts c’è un business davvero appetibile, con decine di migliaia di chilometri di linee da ristrutturare e ammodernare, con la stima che nel 2014 il segmento del segnalamento satellitare possa valere, nel mondo, oltre un miliardo di euro. Intanto, l’azienda ha avviato un piano di investimenti per validare e qualificare le tecnologie di geo-localizzazione satellitare in ambito ferroviario con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana; è capofila di un consorzio europeo che deve sviluppare il progetto 3InSat nell’ambito del programma Artes 20 dell’Esa. Il cuore del progetto 3InSat sarà una linea di test che sarà realizzata in Sardegna sulla tratta ferroviaria Cagliari-Oristano.

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