STRATEGIE

LG abbandona il mercato degli smartphone: avanti tutta sull’IoT

La società dismette l’attività che negli ultimi anni era riuscita a mantenere salda la presa sul solo mercato americano. Il gruppo si concentrerà sempre di più sulla componentistica per i veicoli elettrici, i dispositivi connessi, la smart home e la robotica

Pubblicato il 06 Apr 2021

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Lg chiude la propria divisione di telefonia a livello globale. La decisione strategica di Lg di uscire dal settore degli smartphone, si legge in una nota del gruppo, “permetterà all’azienda di focalizzare maggiori risorse in altre aree di crescita come i componenti dei veicoli elettrici, i dispositivi connessi, la smart home, la robotica, l’intelligenza artificiale e le soluzioni B2b insieme a piattaforme e servizi”. La graduale chiusura del business dovrebbe essere completata entro il 31 luglio, anche se alcuni dei modelli attualmente in gamma potrebbero essere ancora disponibili oltre questa data. L’azienda coreana comunque valuta la possibile vendita di alcuni asset.

Le direttrici per l’immediato futuro

Gli smartphone Lg attualmente in gamma continueranno comunque a essere disponibili per la vendita e l’azienda fornirà assistenza clienti e aggiornamenti software ancora per un periodo di tempo variabile in base all’area geografica di riferimento. Il gruppo garantisce inoltre che lavorerà insieme ai propri fornitori e ai propri business partner durante il processo di chiusura delle attività.

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Come accennato, Lg continuerà a far leva sulla propria competenza nel campo della telefonia mobile e a sviluppare tecnologie legate alla mobilità come il 6G, per aiutare a rafforzare ulteriormente la propria competitività in altre aree di business. “Le tecnologie chiave sviluppate durante i due decenni di attività di business della divisione mobile saranno preservate e applicate a prodotti esistenti e futuri”.

Il nuovo scenario competitivo

La mossa, nota Reuters, deriva dalle performance di vendita degli ultimi anni. A livello globale, la quota di mercato di Lg è scesa al 2% nel 2020, un enorme calo rispetto al suo status di terzo produttore di smartphone al mondo dietro Samsung e Apple durante il suo picco nel 2013. La società ha venduto 23 milioni di telefoni l’anno scorso, rispetto ai 256 milioni di Samsung, secondo la società di ricerca Counterpoint. La quota di mercato statunitense di Lg è attualmente pari a circa il 10%, stando alle stime di Gartner e Counterpoint, che sottolineano come l’offerta fosse più forte nei mercati in cui Lg ha collaborato con società di telecomunicazioni per includere i suoi dispositivi come parte di un piano mobile.

Apple tende a soddisfare la fascia più alta del mercato americano, quindi potrebbe accaparrarsi una piccola parte delle vendite di Lg”, ha dichiarato l’analista di Gartner Tuong Nguyen. “È più probabile che Samsung ne erediti una quota maggiore perché i vendor competono su mercati simili”. L’analista di Counterpoint Tarun Pathak ha infatti spiegato che Lg lavora principalmente nella fascia media, in quanto i suoi telefoni top di gamma hanno sempre ricevuto una tiepida risposta del mercato. “Quindi saranno soprattutto i marchi cinesi e di fascia media a beneficiare dell’uscita di Lg. Negli Stati Uniti – mercato chiave di Lg – a trarre vantaggio dalla sua uscita di scena saranno Samsung, Motorola, Hmd in misura maggiore e Zte e Alcatel in misura minore, mentre Xiaomi e Motorola guadagneranno punti in America latina e Samsung in Corea”, ha aggiunto Pathak.

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