STRATEGIE

Vivendi a caccia di nuove prede, ma nessun dossier Sky

Il ceo Arnaud de Puyfontaine chiarisce la strategia del gruppo e smentisce le voci sulle mire relative al colosso britannico della pay tv. “Vogliamo diventare un player completamente dedicato ai media”. E il mercato specula su Mediaset: la tv del Biscione nel mirino dei francesi?

Pubblicato il 09 Apr 2015

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Vivendi vuole diventare “un player completamente dedicato ai media e ai contenuti” e sta pensando a una serie di acquisizioni “di trasformazione”, di cui Dailymotion rappresenta solo l’inizio. A dirlo è il ceo del gruppo francese, Arnaud de Puyfontaine, in un’intervista al “Financial Times” pubblicata sul sito online del quotidiano britannico. Il ceo smentisce, peraltro, un interesse per Sky, su cui nella serata di ieri sono corse indiscrezioni, ufficiosamente già smentite dal gruppo francese. Puyfontaine esclude anche un interesse per la britannica Itv (“bella società ma costa troppo”).

Le sue parole hanno subito spinto il mercato a speculare su quale sara’ la prossima preda del gruppo francese, che poggia su una liquidità di circa 11 miliardi di euro, e le scommesse puntano su Mediaset, oggetto oggi di forti acquisti in Borsa.

Vivendi, che ieri ha annunciato di essere in trattative esclusive per rilevare l’80% di Dailymotion da Orange per 217 milioni, guarderà ad acquisizioni “con un valore intrinseco” che può essere sbloccato grazie alle sinergie con le altre attività del gruppo. Il gruppo presieduto da Vincent Bolloré, che ne è anche il primo azionista con il 12%, dopo avere ceduto asset per circa 35 miliardi di euro negli ultimi due anni, quando sarà completata anche la cessione a Telefonica di Gvt (operazione che porterà in dote anche l’8,3% di Telecom Italia) si troverà con 11 miliardi in cash. Una liquidità che il fondo attivista americano Psam vorrebbe fosse utilizzata per distribuire un dividendo straordinario. Ma evidentemente i piani di Bolloré e Puyfontaine sono differenti.

Secondo Ubs il pagamento di un dividendo straordinario di 2 euro agli azionisti di Vivendi è probabile sollevi il sentiment del mercato nei confronti della società transalpina.

“Per quanto il pagamento di un ulteriore dividendo speciale non aumenti necessariamente il valore della società, pensiamo che la notizia sia positiva per il sentiment”, spiega la banca, aggiungendo però che “l’addizionale remunerazione per i soci riduce la possibilità che Vivendi proceda con un’operazione di M&A trasformativa”. Ubs conferma quindi il rating neutral e il target price di 20 euro sul titolo della società transalpina.

“Prima o poi, l’M&A inizierà anche nel settore media europeo – hanno commentato gli analisti di Mediobanca Securities nel loro report giornaliero – come abbiamo sottolineato in passato, la mossa di Sky, che ha creato un leader europeo con una presenza in Gran Bretagna, Italia e Germania, potrebbe tradursi in una necessità per altre società di creare un’alternativa internazionale nel medio termine”.

“Crediamo – hanno proseguito – che Mediaset possa rappresentare una interessante opzione strategica per Vivendi, essendo un gruppo media e di contenuti che consentirebbe ai francesi di entrare direttamente sul mercato televisivo italiano e spagnolo”.

Il prossimo 17 aprile si terrà l’assemblea degli azionisti di Vivendi che dovrà rinnovare il consiglio di sorveglianza, presieduto da Vincent Bolloré. Tarak Ben Ammar, l’imprenditore franco-tunisino e consigliere di Telecom, sarà una delle new entry del board.

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