IL PROGETTO

E’ made in Italy il primo robot domestico “umanoide”

Il progetto hi-tech dell’Istituto Italiano di Tecnologia alle battute finali: tra 18 mesi i primi 100 prototipi, nel 2018 commercializzazione in larga scala. Costerà circa 3mila euro, ricorderà tutto ciò che vede e potrà svolgere le faccende di casa

Pubblicato il 19 Lug 2016

160719152331

Definire R1 un robot domestico è riduttivo. L’automa progettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), il polo italiano leader nella robotica e tra i più grandi centri innovativi al mondo, è infatti un concentrato di innovazione e futuro che si appresta a fare il suo esordio nel mercato di massa. Proprio quest’ultima è la caratteristica più importante, visto che finora tentativi così avanzati di far entrare un robot “umani” in casa delle persone non ce ne sono stati. R1-your personal humanoid farà leva su un costo relativamente basso, ossia circa 3mila euro con produzione di massa a regime.

Pesante circa 50 chilogrammi, R1 e è realizzato per il 50% in plastica e per il 50% in fibra di carbonio e metallo. È il fratello del famoso iCub, il robot umanoide con il volto di un bambino utilizzato per la ricerca in molti laboratori di robotica di tutto il mondo ed è stato concepito per lavorare nelle case. Potrebbe anche essere utilizzato negli ospedali ed è unico nel suo genere: hardware e software sono stati sviluppati insieme ed è stato progettato per poter interagire con l’uomo nel modo più produttivo, senza suscitare ansia o paure. Anche il suo corpo è frutto della collaborazione con un gruppo di psicologi.

Un automa in grado di svolgere alcune faccende domestiche, come mettere a posto gli oggetti e portarci il telecomando. Proprio il senso del tatto, costruito con una pelle artificiale fatta di sensori, è probabilmente tra le caratteristiche più innovative del robot cui lavorano circa 32 tra ricercatori e desing dell’Iit.

Anche se c’è già chi scommette che il vero crack di R1 sarà la memoria. Il robot sarà infatti in grado di memorizzare ciò che vede, comprese le azioni di chi gli sta intorno, e i comandi che riceve. Avrà bisogno di aiuto all’inizio, per studiare le misure degli ambienti e le collocazioni degli oggi. Ma poi potrebbe essere lui un domani a ricordarvi che martedì è il vostro giorno preferito per fare jogging, dopo aver visto uscire vestito da corsa per settimane sempre lo stesso giorno. Tutto possibile grazie alle 2 telecamere e allo scanner 3D, nascosto dietro lo schermo al Led che fa da volto al robot, ma soprattutto ai 3 computer nello stomaco, cui si accompagna una scheda wireless per gli aggiornamenti software e il reperimento dei dati utili alla vita di tutti i giorni.

Busto e arti superiori allungabili e torso in grado di piegarsi lateralmente le altre specifiche di un robot che di umano ha veramente tanto. Il progetto prevede la produzione in serie tra 18 mesi, con i primi 100 prototipi che costeranno attorno ai 25 mila per poi scendere in modo indirettamente proporzionale all’aumento dei volumi di prodotto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati