Il refarming del 2G? Fa bene alle aree rurali

Pubblicato il 03 Giu 2009

Portare la banda larga nelle aree rurali? Una mano può darla il
refarming delle licenze 2G, secondo un report di Analysys Mason. La
liberalizzazione dell’uso dello spettro 850/900MHz utilizzato per
il Gsm  consentirebbe infatti agli operatori di evolvere verso
nuove tecnologie come l’Umts/Hspa. Si tratta già di un trend di
mercato in atto ma che la normativa potrebbe favorire accelerando
la fornitura di servizi 3G, come il broadband mobile, nelle aree
suburbane e rurali, oggi non coperte da tecnologia Umts.
Il risparmio di costo nella copertura di vaste aree relativamente
popolate è infatti uno dei benefici chiave che si otterrebbero
introducendo l’Umts nelle frequenze oggi utilizzate dal Gsm. 
.
A frequenze più basse è maggiore la propagazione del segnale, il
che si traduce in una diminuzione del numero dei siti necessari.
Analysys Mason valuta che il risparmio nella costruzione di una
rete a 900MHz sia addirittura fra il 50% e il 70% rispetto a un
network a2100 MHz, banda core del 3G. Ciò significa che la
copertura di aree rurali in 3G, prima antieconomica, a 900Mhz può
diventare competitiva.

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