Java, Oracle contro Google: chiesti danni per miliardi di dollari

L’azienda proprietaria del software attacca direttamente, per la prima volta, il motore di ricerca per violazione di copyright. La tecnologia verrebbe copiata all’interno di Android. L’accusa: “Finalmente abbiamo le prove”

Pubblicato il 20 Giu 2011

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Oracle vuole miliardi di dollari di danni da Google per la presunta
violazione dei brevetti sulla tecnologia Java nei cellulari
Android: si inasprisce la disputa legale che vede contrapposte le
due aziende con al centro, ancora una volta, la proprietà
intellettuale e un sistema operativo mobile che sta rapidamente
acquisendo la leadership di mercato. Ma a differenza delle altre
cause in corso contro Android, che coinvolgono i produttori di
device, questa volta l'accusa ha deciso di puntare direttamente
contro Big G.

Fin da agosto 2010, Oracle è a caccia di prove per dimostrare che
Google abbia copiato Java (il software creato da Sun Microsystems e
che Oracle ha comprato l’anno scorso). Ora i legali del colosso
dell'informatica fanno sapere che l'azienda ha intenzione
di chiedere danni nell’ordine di "miliardi di dollari"
e chiariscono che questa cifra si basa su “prove concrete”
della violazione di copyright perpetrata da Mountain View.

La causa di Oracle contro Google viene seguita molto da vicino da
analisti e industria: se il tribunale desse ragione a Oracle, si
potrebbe creare un grave ostacolo all'ulteriore sviluppo del
sistema operativo di Big G, sempre più adottato da produttori di
cellulari e utenti.

Inoltre, si tratta di un raro caso in cui un contenzioso intorno ad
Android coinvolge direttamente Google e non un produttore di device
e gli esperti si chiedono quale sia lo scopo ultimo del colosso del
software e se Oracle voglia o no costringere Google a pagare la
licenza per l’uso di Java. Tra l’altro questo sistema è molto
usato nei "feature" phone di fascia bassa, ma non in
quelli di fascia alta, dove si trova di solito la piattaforma
Android.



I legali di Google hanno comunque nuovamente respinto le accuse di
Oracle e definito la richiesta di danni "inattendibile" e
"sproporzionata".

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