Operatori mobili virtuali. Accordo 3 Italia-vistream per rilanciare il mercato

L’aggregatore danese offrirà a partire da novembre i propri servizi a operatori fissi, utilities e aziende medio-piccole attraverso la rete Umts italiana

Pubblicato il 11 Lug 2011

Rilanciare il mercato degli operatori mobili virtuali, abbattendo
fino al 90% i costi di avviamento dell’attività per i clienti
intenzionati a scendere nell’arena italiana dei Mvno (Mobile
virtual network operator). Questo il succo dell’accordo siglato
fra 3 Italia e vistream, società danese del gruppo Telogic,
specializzata nella gestione delle operations e nell’aggregazione
di aziende che vogliono entrare nel mercato degli operatori
virtuali con il loro brand.

Nel quadro dell’accordo, operativo dal prossimo mese di novembre,
vistream sarà il primo aggregatore-abilitatore di operatori mobili
virtuali sul nostro mercato (Mvne – Mobile virtual network
enabler and aggregator), operando attraverso la rete Umts di 3
Italia e rivenderà il traffico telefonico acquistato e i servizi
correlati a tutte le aziende interessate a tutte le aziende
interessate ad entrare nel mercato dei Mvno, con licenza Esp
(Enhanced service provider) e di Atr (Air time reseller).

In particolare, viene introdotto in Italia un modello di business
che mette a disposizione delle aziende interessate ad operare in
qualità di operatore mobile una piattaforma di servizi nei sistemi
di 3 Italia, con la quale vistream potrà rivendere a Mvno anche di
piccole dimensioni, il traffico (voce, messaggistica e dati)
acquistato all’ingrosso dalla stessa 3 Italia in modalità
wholesale.

Vistream sarà così in condizione di offrire ai clienti la
fornitura di sim card brandizzate, l’attivazione e gestione dei
clienti, la gestione delle tariffe dedicate, il billing e i sistemi
di supporto al customer care. Vistream ha già siglato un paio di
contratti, uno dei quali con un operatore regionale di telefonia
fissa e l’altro con una utility. Un altro mercato di interesse è
quello delle comunità etniche, oggi dominato da Wind.

L’obiettivo è ampliare la base clienti, offrendo contratti ad
aziende di dimensioni medie e piccole, a partire da 10mila-20mila
sim.

“Questo accordo favorirà lo sviluppo di un nuovo mercato di Mvno
in Italia – dice Erik Ångman, Ceo di vistream e del gruppo
Telogic – vistream metterà a disposizione la propria esperienza
e la propria infrastruttura per abbattere, attraverso economie di
scala, le barriere di entrata nel mercato alle aziende che
desiderano sviluppare il proprio business in Italia. Questo sarà
possibile solo grazie a 3 Italia, l’operatore capace di capire il
potenziale derivante dalle diversificazione di mercato”.

“Grazie alla partnership con vistream, 3 Italia si propone di
dare ulteriore slancio al mercato degli operatori virtuali,
estendendolo a tutti quei soggetti che hanno sviluppato interesse
per iniziative a proprio marchio nei servizi mobili, ma che fino a
questo momento riscontravano un livello di investimenti iniziali
incompatibili con i propri piani di business – dice Alberto
Silva, Marketing and Strategy director di 3 Italia – Dunque,
anche nel mercato dei Mvno, 3 Italia conferma il suo ruolo di
innovatore, dedito all’apertura del mercato. L’accordo con
vistream rappresenta un passo importante nella strategia di
posizionamento di 3 nel mercato wholesale”.

vistream ha scelto 3 Italia anche per il fatto che dispone di una
rete più "scarica" rispetto agli altri operatori.
Inoltre, 3 Italia ha già avviato un piano di potenziamento che
agisce sulla copertura, sulle prestazioni e sulla capacità della
sua rete. Il piano di potenziamento di 3 Italia determina non solo
l'ampliamento della copertura (oggi raggiunge il 90% della
popolazione) ma anche un salto di qualità nella rete Broadband sia
per quello che riguarda la velocità di trasmissione – i 42 Mbps
sono già disponibili a Milano, Roma, Palermo e Bologna ed entro
fine anno saranno offerti sul 50% dei siti – sia per quello che
riguarda la capacità dell’infrastruttura, con il completamento
del collegamento “all-Ip” della totalità dei siti.

Oggi, per avviare un’attività di Mobile virtual network operator
i costi di avviamento sono elevati: le aziende interessate devono
siglare un accordo con l’operatore che detiene la rete, ad un
costo di circa 1,5 milioni di euro. A questo si aggiunge la stipula
di un contratto basato su un minimo garantito per l’operatore,
che varia dai 5 ai 10 milioni di euro. Infine, l’azienda che
entra in questo business deve gestire in autonomia le operations
tecniche, relative alla gestione delle infrastrutture, fino al
billing.

Ad oggi, sono una quindicina i Mvno presenti sul mercato italiano.
Il maggiore è PosteMobile, con circa 1,6 milioni di clienti,
seguito da Fastweb (500mila clienti), Coop Italia(450mila clienti),
Carrefour (400mila clienti), Erg Mobile, Tiscali, Daily Telecom,
Pldt Italy, Noverca per un totale complessivo di circa 3,5 milioni
di clienti nel nostro paese che si affidano ai Mvno.

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