Si rinnovano gli switch Catalyst 6500

Pubblicato il 19 Lug 2011

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Si rinnova la serie di Switch Catalyst 6500, gli switch di rete
più diffusi nel mondo, targata Cisco. Le innovazioni introdotte
nei Catalyst 6500 offrono ai clienti la possibilità di evolvere la
propria infrastruttura di rete per far fronte alla proliferazione
di dispositivi connessi, la crescita del traffico video, i modelli
di business conseguenti all’adozione del cloud computing e ad una
forza lavoro sempre più mobile, previsti per il prossimo decennio
senza la necessità di approccio "rip and replace" di
radicale sostituzione.

Premiato con oltre 500 brevetti, il Catalyst 6500 è stato di fatto
la piattaforma standard di switching collocata al centro delle reti
di campus, data center, Wan, e reti Metro Ethernet fin dalla sua
introduzione nel 1999 e ha una base di installato del valore di
oltre 42 miliardi dollari, che corrispondono a circa 700.000
sistemi / 110 milioni di porte e a più di 25.000 clienti in tutto
il mondo. Per anni la piattaforma ha settato lo standard per la
leadership di prodotto, la diffusione sul mercato e l’innovazione
nel networking. Il Catalyst 6500 ha guidato le transizioni del
mercato dapprima da velocità Fast Ethernet a Gigabit Ethernet,
successivamente a 10 Gigabit Ethernet. Nel novembre 2010 è
diventato il primo switch modulare a disporre di interoperabilità
40 Gigabit Ethernet.

Il rinnovato Catalyst 6500 prosegue nella tradizione di innovazione
con altre innovazioni all’avanguardia, come supporto IPv4 e IPv6
simultanei sulla stessa piattaforma hardware dello switch, nuove
funzionalità di virtualizzazione, una serie completa di service
module L4-7 integrati e nuove funzionalità di monitoraggio e
visibilità delle prestazioni delle applicazioni attraverso
un’implementazione completamente rinnovata di NetFlow.
Cuore del rinnovamento sono l'introduzione del tanto atteso
Cisco Catalyst 6500 Series Supervisor Engine 2T, una scheda
2-terabit che permette di disporre di 80 gigabit al secondo per
ogni slot, nuove schede Ethernet ricche di funzionalità
(feature-rich) a 10-Gigabit e 10 Gigabit, e servizi borderless
all’avanguardia che offrono ai clienti nuove funzionalità di
mobilità, security, analisi di rete e bilanciamento del
carico.

Il nuovo supervisor engine può aumentare la capacità di ampiezza
di banda del Catalyst 6500 da 720 Gbps a 2 Tbps, triplicandole.
Inoltre, è anche in grado di quadruplicare il numero di
dispositivi o utenti che possono collegarsi a una rete. Per
esempio, un singolo Catalyst 6500 può ora supportare fino a 10.000
dispositivi mobili.
Tutte le nuove schede e la scheda di supervisione 2 Tbps sono
compatibili con tutti i modelli della serie Cisco E, garantendo un
intervento minimo per le infrastrutture basate su Catalyst 6500
E-Series. Questa compatibilità non necessità di sostituzioni
estensive che possono mettere a rischio il funzionamento della rete
e per cui sono necessari personale supplementare, tempo e
denaro.
“In stretta collaborazione con i nostri numerosi clienti, in
Cisco siamo in grado di focalizzare la nostra innovazione sulle
esigenze del mondo reale – spiega John McCool, senior vice
president, Cisco – Per questo motivo la piattaforma Catalyst ha
stimolato la diffusione di Internet sulle reti campus in tutto il
mondo e ora è in grado di consentire a queste stesse reti di
passare a una banda 10 gigabit e 40 gigabit, approfittando di una
gamma completa di servizi di rete per campus e data center che non
necessitino di sostituzioni dalla a alla zeta. Il rapporto tra
conoscenza della base installata, innovazione e valore di mercato
scaturisce in una maggiore differenziazione competitiva e
leadership di mercato per Cisco, i suoi clienti e i partner.”

Al software Cisco Ios sono state aggiunte più di 200 nuove
funzionalità tecniche per soddisfare le crescenti richieste in
ambito di sicurezza, mobilità, applicazioni, voce/video, e
virtualizzazione. Tra le nuove funzionalità introdotte: Servizi di
sicurezza avanzati grazie alla implementazione di Cisco TrustSec,
che include tecnologia MacSec basata su hardware per riservatezza e
integrità dei dati con prestazioni wire-rate; Security Group
Tagging per l'assegnazione dei ruoli e la persistenza
attraverso la rete, e Security Group Access Control Lists per
l’enforcement dei ruoli. Le funzionalità Layer3 Security Group
Tagging incluse nella scheda Supervisor 2T del Catalyst 6500
permette l'interoperabilità altamente sicura e
l'interconnessione delle reti distribuite geograficamente.
Servizi Virtualizzazione di rete scalabili basati su Vrf-Lite,
Mpls, e Vpls nativo basato su hardware così come Mpls over Gre
sono disponibili per tutte le velocità supportate.

I nuovi service module L4-7 per funzionalità di mobility,
security, analisi e bilanciamento del traffico della rete
consentono agli utenti di ridurre il numero dei dispositivi L4-7
necessari per gestire la loro rete, migliorando l’efficienza
energetica e riducendo l’impatto sull’ambiente (l'impronta
di carbonio).
Senza penalizzare le prestazioni complessive del sistema, la nuova
scheda Supervisor 2T include molte tecnologie che facilitano la
transizione da IPv4 a IPv6. Il Catalyst 6500 è anche la prima
piattaforma a offrire funzionalità di sicurezza per l’IPv6 con
IPv6 First Hop Security (tra cui localizzazione dei dispositivi,
Neighbor Discovery Protocol Inspection, e limitazioni di indirizzi
IPv6 per porta), in tal modo i clienti possono continuare a
ingrandire le loro reti con una garanzia di elevata sicurezza nel
passaggio all’IPv6.

È stato infine introdotto il primo supporto nativo per le
tecnologie che semplificano le comunicazioni Lan / Wan di confine
per i service provider e i clienti. Queste tecnologie, denominate
supporto Virtual Private Lan Services e Bridged Domain Technology,
consentono un provisioning dei servizi rapido e flessibile, dal
momento che la larghezza di banda dei servizi non è legata
all'interfaccia fisica. Il supporto nativo può ridurre
sensibilmente il costo, migliorando radicalmente le prestazioni di
questa tecnologia collaudata e standardizzata.

Per assistere i clienti che desiderano aumentare la precisione
della pianificazione e assegnazione delle risorse, Cisco ha
aggiunto il supporto per NetFlow flessibile e semplificato per un
controllo e migliorato e granulare del traffico IPv4, IPv6,
multicast e Mpls. Si tratta di un aggiornamento che porta a un
aumento quadruplo -fino a 1 milione- del numero di voci NetFlow,
che possono essere mantenute.
Mentre la tecnica "multicast" per la comunicazione
uno-a-molti su infrastruttura IP è diventata sempre più
importante per il mercato data feed e broadcast, la scalabilità
del routing multicast è stata una problematica persistente. Per
far fronte a questo, il Cisco Supervisor Engine 2T fornisce un
incremento fino a 16 volte in termini di scalabilità del multicast
routing. La soluzione inoltre offre notevoli miglioramenti nel modo
in cui il Catalyst 6500 inoltra selettivamente il traffico
multicast ai soli link che l’hanno sollecitato. Denominati Igmpv3
e Mldv2 Snooping, questi ampliamenti fanno sì che il multicasting
non causi un carico inutile sul dispositivo host, e sono
particolarmente utili per applicazioni che usano in modo
intensivola larghezza di banda IP multicast come l'Iptv.

Il nuovo Catalyst serie 6500 è attualmente disponibile. La
configurazione "2T" è in grado di offrire il miglior
rapporto prezzo/prestazioni, con una riduzione del 20-30% rispetto
al precedente Supervisor Engine 720 a fronte di un aumento
quadruplo della scalabilità, triplo delle prestazioni e di una
innovazione generale senza precedenti. Viene fornito con supporto
immediato per gli strumenti di gestione di rete come Cisco Cisco
Prime e Data Center Manager.

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