Reti Ngn, Asati: “Deve farle Telecom non Metroweb”

Secondo l’associazione dei piccoli azionisti né la società della fibra milanese né il fondo F2ì capitanato da Vito Gamberale disporrebbero delle risorse e delle competenze necessarie per realizzare i nuovi network ultrabroadband. Il presidente Lombardi: “Un errore non investire nella fibra”

Pubblicato il 14 Ott 2011

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E' Telecom Italia che deve realizzare la rete di nuova
generazione in fibra ottica e non Metroweb o il fondo F2i. Lo
sostiene Franco Lombardi, presidente di Asati, l'associazione
dei piccoli azionisti di Telecom Italia. "Per la finanza di
Telecom Italia, che ha un budget di costi e investimenti totali di
circa 10 miliardi di euro l'anno, non costituisce un problema
investire qualche centinaia di milioni di euro l'anno con
ritorni degli investimenti più lunghi rispetto ai 3-4 anni ad
oggi  considerati", spiega Lombardi.

"Non investire sulla rete Ngn in fibra ottica nelle prime 12
città Italiane – continua il presidente di Asati- sarebbe un
errore, tenendo presente che la redditività della rete fissa
continuerà ad essere interessante anche nei confronti del mobile
dove la presenza di più reti concorrenti sta drasticamente
riducendo i margini".

Per Lombardi "F2i, e Metroweb, non ha né le risorse
finanziarie né le professionalità necessarie per essere il leader
di un progetto di sviluppo della rete Ngn". Inoltre, per
quanto riguarda le risorse finanziarie, "la realizzazione di
Ngn richiede investimenti che, pur limitandosi ad alcune aree
metropolitane, partono da 2 miliardi di euro, largamente al di
sopra delle disponibilità di F2i che dovrebbe quindi cercare
co-investitori per il capitale di rischio e banche disposte a fare
credito,proponendo un progetto con garanzie e ritorni
adeguati"

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