Mobile advertising, in Italia mercato da 21 milioni

Osservatorio Iab Italia-Accenture: il nostro Paese è al secondo posto della classifica europea, che vede in vetta il Regno Unito, per investimenti in pubblicità via cellulare. E la metà degli operatori prevede di aumentare i budget di spesa del 15%

Pubblicato il 14 Ott 2011

Mobile, social media e video. Queste le tree aree che stanno
fortemente contribuendo alla crescita a due cifre (+15% ) del
mercato italiano del digital advertising. Tre aree su cui si sta
concentrando l'attenzione dell’Osservatorio Iab
Italia/Accenture.

Federico Rampolla, responsabile Italia di Accenture Interactive,
allo Iab Forum ha presentato in anteprima i risultati preliminari
dello studio (ottenuti intervistando i soci Iab). Ha rivelato così
barriere, potenzialità e strategie caratteristiche dell’offerta
in un mercato, quello del digital advertising, che vale in Italia
1,2 miliardi di euro.

L’Italia è il secondo Paese europeo per spending in mobile
advertising e presenta una percentuale di investimenti in mobile
internet display, ovvero advertising su cellulare attraverso
internet, superiore alla media europea (3,5% vs 2,5%) . Un mercato
da 21,1 milioni di euro, secondo solo al Regno Unito (96,6 milioni
di euro), e seguito da Turchia con investimenti per 16,9 milioni di
euro e Spagna con 10,7 milioni di euro.

Secondo l’Osservatorio Iab Italia/Accenture il mobile si conferma
un canale con un buon grado di maturità, rispetto al quale ci sono
ampie aspettative di crescita da parte degli operatori del settore:
il 86% concorda sulle potenzialità di sviluppo futuro del mobile
ed il 50% prevede di aumentare almeno del 15% gli investimenti.

Il 28% degli intervistati Iab sostiene che la principale barriera
all’utilizzo del mobile sia costituita dalle competenze; anello
debole anche all’interno delle aziende secondo il 61%. I benefici
attesi dalla crescita del mobile sono: una maggiore efficacia di
promozioni 23%; Crm/servizi 17%; vendita/direct marketing 16%.

Alta è l’attenzione anche nei confronti dei social media:
nonostante ad oggi non ci siano stime ufficiali sugli investimenti
pubblicitari in tale ambito, i dati di utilizzo (86,4% dei
navigatori) e la crescita degli utenti unici (oltre 23 milioni di
Italiani) forniscono segnali di grande fermento. Tale attenzione è
confermata anche dai dati dell’Osservatorio: il 68% si è
dichiarato soddisfatto dei risultati ottenuti grazie alle campagne
sui social media, tuttavia solo il 27% monitora i social media in
maniera abituale per ascoltare i clienti ed i loro bisogni. Secondo
il 44% lo sviluppo dei social media è strategico per l’azienda e
il 50% ritiene strategico un focus sul social shopping e
couponing.

Rimangono alcune criticità da superare in termini di competenze,
che nel caso dei social media sono legate allo sviluppo dei
contenuti (20%) e alla misurazione dei risultati (16%).

Infine il video: in forte crescita sia a livello di utenti unici
(+9,7% a giugno 2011 rispetto a giugno 2009) sia a livello di
spending (circa 21 milioni di euro nel 2010 con crescita del 159%
rispetto all’anno precedente). In questo ambito il 43% ritiene
che gli investimenti sulle piattaforme digitali sia ancora troppo
basso, ma la tendenza per i prossimi tre anni è per un aumento
degli investimenti per il 60%, soprattutto in creatività e
contenuti (48%).

Secondo Accenture lo studio mostra una realtà in cui è forte
l’esigenza di modelli di integrazione cross-mediali, in
particolare tra mobile, social media e video, le aree che, come
testimoniano gli operatori del settore, danno i maggiori segnali di
crescita.

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