Vodafone, dal 31 dicembre addio al 360

A due anni dal lancio chiude il servizio di sincronizzazione e back-up su cloud che avrebbe dovuto  lanciare la telco nel settore Ott e far concorrenza a Google e Apple. Unico superstite Music Unlimited

Pubblicato il 20 Ott 2011

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Vodafone abbandona 360, il suo servizio di sincronizzazione e
back-up basato su cloud: lanciato a settembre 2009, parte della
strategia della telco volta a cercare strumenti per competere con
le offerte di Google e Apple e non trasformarsi in semplice “dumb
pipe”, il servizio non ha mai funzionato a perfezione. Agli
utenti viene consigliato di copiare i contatti, le email e le foto
conservate su 360 entro il 31 dicembre 2011.

"Vodafone abbandonerà Vodafone 360 nei prossimi mesi",
ha confermato un portavoce dell’azienda in una email al sito
Total Telecom, garantendo che Vodafone eviterà il più possibile
disagi per gli utenti.

Vodafone 360 era una suite di servizi web con al centro una rubrica
di indirizzi che aggregava i contatti da molteplici account email e
reti sociali, e li sincronizzava con un servizio di back-up basato
su cloud accessibile via Internet. 360 includeva anche un portale
per l’accesso a musica e contenuti video, una serie di widget
sviluppati da terzi e un negozio di applicazioni.

Il servizio è apparso inizialmente su alcuni modelli di cellulari
sviluppati appositamente da Samsung. Al momento del lancio il chief
executive Vittorio Colao aveva dichiarato che 360 era parte della
strategia dell’azienda di “essere in mezzo a tutto il nuovo
mondo mobile che sta per emergere”.

Tuttavia, nota oggi il blog del Wall Street Journal, i forum di
Vodafone dedicati a 360 sono stati presto inondati da lamentele e
critiche sul servizio, che a quanto pare non sincronizzava
adeguatamente i cellulari con le caselle di posta elettronica
web-based e i social network, nonostante i diversi aggiornamenti
firmware con cui Vodafone ha cercato di rimediare ai problemi.

A luglio 2010 Vodafone ha smesso di sviluppare i cellulari dedicati
360 che usavano il sistema LiMo basato su Linux, con l’obiettivo
di rendere l'offerta disponibile su una gamma più ampia di
piattaforme e device. Ma neanche questo ha rilanciato 360; infine,
il capo dei servizi internet dell'azienda, Pieter Knook, si è
dimesso (a settembre 2010), indicazione di un cambiamento nelle
strategie della telco britannica. E forse anche un riconoscimento
che i tentativi di Vodafone di competere con colossi come Google e
Apple nella fornitura di servizi mobili over-the-top non riuscivano
ad andare a segno.

Non tutto il servizio 360 è però da dimenticare come un
insuccesso: rimarrà Vodafone Music Unlimited, grazie alla
popolarità raggiunta, ben 100.000 utenti a gennaio.

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