Il Cda di Telecom Italia ha dato ufficialmente il via al progetto
di una società della fibra insieme con F2i, il fondo capitanato da
Vito Gamberale che detiene il controllo di Metroweb.
"La nuova società – ha reso noto l'azienda in occasione
dell'approvazione dei
risultati finanziari relativi ai primi 9 mesi del 2011 – si
occuperà di posare fibra spenta all’interno degli edifici,
rendendola quindi disponibile a condizioni trasparenti e non
discriminatorie a tutti gli operatori per la realizzazione di
collegamenti ultrabroadband".
Il progetto prevede la cablatura progressiva di circa 36.000
edifici, che corrispondono ad oltre 80% delle unità immobiliari
della città. Il Consiglio ha autorizzato il Vertice aziendale a
proseguire le negoziazioni e finalizzare gli accordi.
Gli investimenti in fibra non faranno però il paio con la
dismissione del rame: "Fino ad un paio di anni – ha detto il
presidente esecutivo – fa era considerata una tecnologia da
dismettere, ora ha grandi potenzialità di sviluppo. Noi
continueremo a investire nella fibra, ma non abbandoneremo il rame,
che avrà lunga vita". E in merito al Tavolo Romani Bernabè
sottolinea: "E' stato positivo soprattutto perché è
stato in grado di evidenziare i problemi e di tracciare possibili
soluzioni, ma è risultato altrettanto chiaro che non può essere
la politica a dettare i tempi della tecnologia".