H3g nell’arena del digitale terrestre?

L’operatore mobile interessato a modificare la destinazione d’uso delle frequenze sottoutilizzate destinate al Dvbh. La richiesta già sul tavolo dell’Agcom

Pubblicato il 25 Nov 2011

H3g possiede decine di frequenze poco utilizzate, che sono
autorizzate alla trasmissione della tv via cellulare (secondo la
tecnica Dvbh). Frequenze che appaiono oggi come un’autostrada
larga e nuova dove però non transitano tante macchine. Ora H3g
chiede che queste frequenze possano cambiare targa per veicolare
anche programmi televisivi classici, irradiati con la tecnica del
digitale terrestre (la stessa che usano Rai, Mediaset o la 7).

Lo scrive oggi la Repubblica, aggiungendo che nelle ultime ore
della gestione del ministro Romani (Pdl), il ministero ha scritto
una lettera all'Agcom. Oggetto, il cambio di targa delle
frequenze di H3g. La missiva è partita da una specifica Direzione
Generale del ministero, quella per i Servizi di Comunicazione
elettronica e di Radiodiffusione. E allega la relazione con cui H3g
annuncia che vuole fare la televisione classica su quelle frequenze
(e non più solo la tv per cellulari).

Il Garante per le Comunicazioni, secondo Repubblica, ha già letto
la missiva del ministero e la relazione di H3g. Ed ha spedito una
risposta, ma prudente e interlocutoria. Il Garante pensa di avere
l’ultima parola sul cambio di destinazione d’uso delle
frequenze, essendo suo il “piano regolatore” del settore (lo ha
scritto nella famosa delibera 300 del 2010).

Spetta al Garante, insomma, stabilire come questa o quella società
possa utilizzare le sue frequenze. La pratica H3g finirà anche
sulla scrivania del nuovo presidente Antitrust, Giovanni
Pitruzzella. Assegnare di fatto una nuova televisione classica ad
H3g — effetto del cambio di targa delle sue frequenze —
significa cambiare gli equilibri concorrenziali nel settore della
tv.

Le frequenze per la televisione via cellulare (in Dvbh) hanno un
valore relativo. Frequenze abilitate anche alla trasmissione del
digitale terrestre classico e televisivo avrebbero un valore
enorme. Mediaset, Rai, Telecom o Sky potrebbero bussare alla porta
di H3g e provare l’acquisto delle frequenze nobilitate. Per
questo, quel cambio di targa ha significati industriali, e
politici, molto forti.

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