Tiscali chiude la cessione dell’asset Uk e accelera in borsa

Mario Rosso, presidente e ad della società sarda: ” Abbiamo concluso rapidamente e con successo un processo articolato”.

Pubblicato il 06 Lug 2009

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Partono in rialzo del 4,51% a 0,27 euro i titoli Tiscali nelle
prime battute di contrattazione a Piazza Affari. Questo dopo
l’annuncio, prima dell'apertura dei mercati, del
perfezionamento della cessione al 100% della controllata Tiscali Uk
al gruppo Carphone per un enterprise value di circa 255 milioni di
sterline, 236 milioni al netto di alcuni debiti finanziari e tutti
gli accordi contrattuali relativi alla ristrutturazione del
debito.

L'operazione di cessione della controllata inglese, si legge
nella nota della società, avviene contestualmente alla
ristrutturazione dell'esposizione debitoria del gruppo nei
confronti degli istituti finanziatori senior, degli azionisti di
minoranza di Tiscali Uk e dell'azionista Renato Soru.

L'accordo quadro riguarda in particolare la ristrutturazione di
circa 500 milioni di euro di debito senior, oltre agli interessi
relativi e ai costi di chiusura dei contratti di hedging, già
oggetto dell'accordo di standstill comunicato al mercato, circa
100 milioni di euro di debito originariamente contratto nei
confronti dei soci Vnil e circa 31 milioni di euro di debito, oltre
interessi, verso Andalas, società facente capo all'azionista
Renato Soru.

La riduzione della restante parte del debito senior, pari a un
massimo di circa 193,5 milioni di euro, avverrà attraverso le
operazioni di aumento di capitale deliberate lo scorso 30 giugno.
“Abbiamo concluso rapidamente e con successo un processo
articolato -ha commentato Mario Rosso, presidente e ad di Tiscali –
che ha visto il concatenarsi di operazioni di cessione e di
composizione di posizioni debitorie di diversa natura. Da un lato,
le cessioni di Tiscali Uk e Tinet hanno contribuito ad assicurare
un futuro industriale alle società del gruppo, ponendo allo stesso
tempo le basi per la ridefinizione del debito. Dall'altro,
tutti i creditori coinvolti hanno mostrato al management della
società la volontà comune di giungere ad una ristrutturazione del
debito del gruppo, consapevoli della valenza del progetto
industriale di Tiscali”.

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