ETNO

Tlc, Gambardella: “Nuovi modelli di biz per aumentare le revenues”

Nel suo intervento all’11esimo Arab Telecoms and Internet Forum il presidente del board Etno sottolinea il trend negativo del settore che mette a rischio l’attuazione della Digital Agenda: “Servono nuovi schemi di prezzo che permettano differenziazioni in base al consumo di dati”

Pubblicato il 02 Feb 2012

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Nonostante il rapido aumento del traffico Internet – secondo le stime è destinato a quadruplicare da qui al 2015 – “gli operatori di telecomunicazioni assistono ad una discesa delle revenues con possibili ripercussioni sulla sostenibilità di lungo periodo dello sviluppo del settore”. Lo ha sottolineato Luigi Gambardella, presidente del Board di Etno nel corso dell’intervento all’11° Arab Telecoms and Internet Forum, a cui l’associazione delle telco europee ha partecipato per la prima volta. Un trend, quello evidenziato dal presidente di Etno, che potrebbe mettere in discussione la capacità di investimento a lungo termine oltre alla capacità di raggiungere gli obiettivi della Digital Agenda.

“Gli obiettivi dell’Agenda digitale per lo sviluppo infrastrutturale sono molto ambiziosi – ha puntualizzato Gambardella – e per riuscire a raggiungerli i player delle telecomunicazioni devono poter monetizzare la crescita del traffico, trovando nuovi modelli di business che garantiscano nuovi flussi di revenues”. Portando la prospettiva dell’industria europea, il presidente ha evidenziato che “le sfide attuali comportano opportunità di crescita, come ad esempio lo sviluppo di nuovi servizi di connettività ad alta performance che supportino servizi end to end come il 3D video oppure i servizi di cloud”.

Inoltre “sono necessari nuovi schemi di prezzo che permettano differenziazioni in base al consumo di dati così come nuovi modelli di business basati su accordi commerciali con i fornitori di contenuti e di servizi cosi da poter garantire a questi alta qualità del servizio per servizi premium”. Infine, Gambardella ha ricordato che in tema di net neutrality è importante che siano adottati approcci molto cauti, cosi da evitare rischi per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi: “l’approccio della Commissione europea fino ad ora è stato corretto: mira a tutelare i diritti e le libertà dei consumatori ma lascia spazio all’industria per esplorare nuove opportunità di business”.

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