NETWORKING

Cisco, utili a +43,5%: traina l’area Asia-Pacifico

L’azienda chiude il secondo trimestre fiscale 2012 con profitti netti per 2,2 miliardi di dollari e un fatturato di 11,5 miliardi, in crescita dell’8%. La disponibilità di cassa ammonta a 46,7 miliardi

Pubblicato il 09 Feb 2012

Paolo Anastasio

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Cisco Systems, fornitore di apparecchiature di networking, ha chiuso il secondo trimestre dell’anno fiscale 2012, al 28 gennaio, con ricavi per 11,5 miliardi di dollari, in aumento del 10,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’azienda ha registrato una crescita dell’8% delle vendite nel suo core business, ovvero switch e router, e una crescita a doppia cifra nelle altre categorie di prodotto.

L’utile netto è aumentato del 43,5% a 2,2 miliardi di dollari, a fronte di un cash flow operativo passato da 2,6 a 3,1 miliardi di dollari in un anno. L’azienda ha chiuso il trimestre con una disponibilità di cassa di 46,7 miliardi.

Il grosso degli ordinativi è arrivato dal segmento dei service provider, con un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre gli altri segmenti di clientela, enterprise e commerciale, sono cresciuti del 7%. In flessione dell’1% gli ordinativi dal settore pubblico.

La parte del leone l’ha fatta la regione Asia-Pacifico, con un aumento del 14% degli ordini, seguita dalla regione Emea, in aumento del 7% e dalle Americhe (+5%). "La strategia operativa continua a dare risultati positivi", ha detto l’amministratore delegato John Chambers.

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