COPYRIGHT

iPad, stop alle vendite in due città della Cina

Dopo l’accusa di violazione di brevetti che la Proview Electronics ha mosso alla Apple, i tablet di Cupertino spariscono dagli scaffali di Shijiazhuang e Zhengzhou. Chiuso anche il “negozio” su amazon.cn

Pubblicato il 14 Feb 2012

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Via gli iPad dagli scaffali in alcune città della Cina. A seguito delle accuse mosse da Proview Electronics alla Apple che avrebbe violato il copyright utilizzando un marchio in realtà già registrato in precedenza dala società cinese, la vendita della tavoletta di Cupertino è stata sospesa a Shijiazhuang, nella provincia dell’Hebei.

Stop alle vendite anche a Zhengzhou, nella provincia centrale dell’Henan, mentre il tablet è ancora in vendita a Pechino e a Shanghai, dove però sarebbero in corso delle indagini. Vendite sospese anche online, su diversi siti come amazon.cn. Secondo quanto riferisce il Global Times, sarebbero almeno una ventina i dipartimenti per l’industria e il commercio che hanno aperto un’inchiesta sul caso Apple in tutto il paese.

Nel dicembre scorso un tribunale di Shenzhen aveva dato ragione alla Proview Electronics che aveva registrato i marchi “iPad” e “IPAD” nel 2001. Nel 2010 una filiale della Proview a Taiwan aveva venduto i diritti di marchio alla Apple. Ma – secondo la giustizia cinese – avendo Cupertino firmato il contratto con una filiale e non con la sede centrale (che ha sede a Hong Kong), l’accordo é da considerarsi giuridicamente non vincolante.

La Proview ha intanto fatto ricorso anche alle autorità commerciali e giudiziarie di altre città dove viene venduto il tablet dell’Apple, chiedendo, fino al giudizio finale, la sospensione della vendita del prodotto Apple. Secondo le indiscrezioni, se condannata definitivamente, l’azienda americana (che lo scorso 5 gennaio ha presentato appello contro la decisione del tribunale di Shenzhen) potrebbe essere costretta a pagare una multa fino a oltre 20 milioni di euro. La disputa tra l’azienda americana e quella cinese sul marchio sarà probabilmente anche oggetto dei colloqui tra alti funzionari americani e il vice presidente cinese Xi Jimping, appena giunto negli Usa per una visita di cinque giorni.

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