Agcom e Unionicamere spingono sulla conciliazione. E’ stato firmato dal presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, e da quello di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, un protocollo di intesa per stabilire modalità e principi applicabili alle conciliazioni presso le Camere di commercio (Cciaa) delle controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche.
In virtù dell’accordo di collaborazione le Cciaa potranno svolgere le conciliazioni in materia di telecomunicazioni in alternativa ai Corecom, ivi inclusa la valenza di titolo esecutivo per il verbale di conciliazione, portando così ancor più vicino agli utenti il sistema di tutela realizzato dall’Autorità nel settore delle comunicazioni elettroniche e della pay tv.
Unioncamere garantirà l’utilizzo di procedure comuni su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della delibera n. 173/07/Cons dell’Agcom, assicurando anche l’applicazione per le controversie in materia di telecomunicazioni di un tariffario ridotto fino alla metà rispetto alle altre procedure di mediazione non obbligatorie, oltre all’esenzione delle spese di avvio (circa 50 euro) quando la parte sia un consumatore.
Il protocollo ha natura sperimentale e durata biennale, e prevede altresì forme di collaborazione nella formazione dei conciliatori camerali, nonché iniziative congiunte di formazione ed informazione sulla conciliazione e sulle tematiche più rilevanti del settore delle comunicazioni elettroniche.
"Entrambe le parti – si legge in una nota – esprimono soddisfazione per il riconoscimento del ruolo delle Camere di commercio nella soluzione delle controversie tra operatori ed utenti, previsto già nella legge n. 481 del 1995 e poi confermato dai risultati raggiunti nel corso degli anni, con numeri importanti che, in aggiunta all’attività dei Corecom e unitamente alla conciliazione paritetica, hanno contribuito al grande successo della conciliazione nel settore delle comunicazioni elettroniche".