IL CASO

Cartello fra telco europee, Richard (FT): “Massima trasparenza”

Dopo Franco Bernabè, sulla questione interviene anche il ceo di France Telecom. L’Antitrust ha richiesto informazioni da parte dei funzionari antitrust della Commissione Europea sugli incontri dell’E5 che avrebbero sortito comportamenti anticoncorrenziali ai danni degli Ott

Pubblicato il 16 Mar 2012

Paolo Anastasio

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Stephane Richard, Ceo di France Telecom, ha attaccato aspramente la Commissione Europea dopo che i funzionari antitrust dell’Ue hanno chiesto informazioni dettagliate alle 5 big europee del settore, le cosiddette E5 – France Telecom, Deutsche Telekom, Telefonica, Telecom Italia e Vodafone Group – ma anche alla Gsma, sui contenuti degli incontri avvenuti a partire dall’ottobre del 2010 in materia di standard nel settore mobile. L’intervento di Richard segue quello di Franco Bernabè, presidente esecutivo di Telecom Italia.

“Non c’è nulla di più trasparente di questi incontri. Trovo scandaloso che qualcuno oggi osi chiedere conto su questi incontri”, ha detto Richard a Dow Jones Newswire a margine di una conferenza sulla globalizzazione al ministero delle Finanze di Parigi. Richard ha detto che la Commissione era perfettamente al corrente sugli incontri prima che avessero luogo, che agli incontri era sempre presente un avvocato, e che i membri dell’E5 hanno sempre dato conto alla Commissione. “Che cos’altro volete che facciamo?”, chiede polemicamente Richard.

I cinque maggiori gruppi europei del settore Tlc, i cosiddetti E5, fra cui Telecom Italia, sono finiti sotto la lente dell’antitrust europea. sulla testa di Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, Telefonica e Vodafone Group pende il rischio di un’inchiesta della Commissione Europea. L’obiettivo è verificare se gli incontri fra i leader dell’E5 a partire dal 2010 siano sfociati in collusioni e comportamenti anticoncorrenziali.

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