LA PROTESTA

Sirti, infuria la protesta, i sindacati: “Il governo intervenga subito”

I lavoratori palermitani in cassa integrazione si sono incatenati davanti alla sede della società. Vecchio (Ugl Metalmeccanici): “Il Mise convochi al più presto tutte le parti interessate”

Pubblicato il 17 Apr 2012

P.A.

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I lavoratori in cassa integrazione della Sirti di Palermo si sono incatenati davanti alla sede della societa. Lo rende noto il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Luca Vecchio, esprimendo "solidarietà ai dipendenti, costretti a ricorrere ad una forma estrema di protesta contro l’atteggiamento inaccettabile dell’azienda, che ha disdettato senza preavviso tutti i contratti aziendali e ha cambiato dall’oggi al domani le motivazioni della cassa integrazione, da riorganizzazione in crisi, chiudendo le porte a qualunque tentativo di dialogo".

Per Vecchio "occorre un intervento immediato del Governo per scongiurare la perdita di posti di lavoro: auspichiamo che il ministero dello Sviluppo Economico convochi nel più breve tempo possibile tutte le parti interessate per trovare soluzioni condivise. Da parte nostra, chiediamo alla Sirti di rispettare gli accordi sottoscritti, di ricorrere ai contratti di solidarietà invece che alla cigs, e di avviare un serio percorso di dialogo per arrivare a concertare un piano di rilancio della società di telecomunicazioni".

Secodno i sindacati, sono 30 in Sicilia i lavoratori della società specializzata in installazione telefonica collocati in cassa integrazione per 12 mesi (27 a Palermo e 3 a Catania). Una ventina di operai, inoltre, ha ricevuto stamani la lettera di cassa integrazione a zero ore. La Fiom-Cgil, che ha diffuso la notizia, sottolinea che gli operai "sono gli stessi che hanno scioperato nei giorni scorsi contro l’ipotesi di ristrutturazione aziendale e in difesa del posto di lavoro". La Fiom Cgil annuncia "ogni azione necessaria alla tutela dei lavoratori colpiti dal provvedimento".

Nei giorni scorsi, la società che impega 4mila dipendenti in tutto il paese, ha annunciato un migliaio di esuberi. Ieri i lavoratori sono scesi in piazza a Roma, bloccando il Gra.

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