SOCIAL BUSINESS

Bianchini (Wind): “Social ad hoc per start up e imprenditori”

La responsabile Advertising and Web Management delle BU Corporate: “Ci focalizziamo sul business. Un network dedicato mette in contatto investitori e innovatori”

Pubblicato il 27 Apr 2012

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È giovane la struttura “social” di Wind: da fine 2011. Ma è in crescita e sta sfornando parecchie iniziative. Soprattutto per innovatori e imprenditori. Ce ne parla Alessandra Bianchini, a capo di quest’area, anche se il suo titolo esatto è responsabile Advertising and Web Management della Business Unit Corporate di Wind. E già da questo si capisce che in Wind l’attività social è gestita in modo diverso rispetto agli altri operatori: include varie aree e ha un forte focus sul business.
Spiegateci come nasce e in che cosa consiste l’attività social in Wind.
Da fine 2011 c’è una struttura “web management”. La sua caratteristica è guardare a digitale e social in modo orizzontale. Wind è un’azienda verticale, mentre i social richiedono un approccio orizzontale. Questo impone alle aziende di rivedere le proprie dinamiche. Da qui nasciamo noi.
E quanti siete?
Cinque persone. Siamo una struttura in crescita e presto assorbiremo attività che venivano fatte con un approccio verticale.
Di quali attività vi occupate?
Dei siti istituzionali di Wind, social media e ottimizzazione della pubblicità online. Insomma, di tutto quello che serve a digitalizzare il rapporto con la clientela e le modalità di lavoro.
E nell’ambito business?
Qui ci è sembrato più sfidante non aprire una pagina Facebook, ma creare Wind Business Factor. Un social network a parte (ideato da Wind Business realizzato da The Blog Tv, ndr) rivolto a start up e nuovi imprenditori. Serve per mettere in contatto investitori e innovatori. Ma anche per fare coaching: vari esperti riversano le proprie conoscenze nel network.
Formazione gratuita per gli imprenditori?
Esatto. Per esempio abbiamo avuto una sessione di training curata da Google Italia per il mondo delle start up. Diamo opportunità di business, con un approccio molto pragmatico. Facciamo crescere relazioni e sviluppiamo conoscenze. Per esempio, nel 2011 la community ha assegnato un premio, come “migliore espressione di business”, a StereoMood, una radio emozionale. L’abbiamo portata a un investor day a Milano, dove ha ottenuto un investimento.
Come sta andando Business Factor?
A un anno dalla nascita, ha 5.700 iscritti, 1.300 idee ed imprese. Acceleriamo: a marzo abbiamo lanciato la Competition 2012; daremo un mentore alle dieci migliori idee, per sviluppare un business model. Le tre migliori potranno proporsi a investitori. L’idea migliore vincerà un anno di abbonamento a Wind Business One Office e un viaggio di networking e formazione alla Silicon Valley o in Israele.
E come agite sugli altri social?
Nel mondo consumer siamo su Facebook (180mila fan), Twitter (10mila). Per misurare la performance non contiamo i fan statici, bensì il livello di interazione: quanti post pubblicano, quanto spesso gli utenti ci aiutano a risolvere i problemi altrui… Gestiamo infatti sistematicamente problemi e disservizi (i social hanno un’area dedicata nel customer care). Inoltre informiamo su offerta ed eventi Wind; mettiamo contenuti che attirino interesse: per esempio facciamo concorsi, con premi per partecipare a eventi Wind, biglietti di calcio, telefonini. Il concorso al solito consiste nel raccontare un’esperienza. Il voto della community dichiara il vincitore.
Perché vi siete interessati ai social?
C’è un motivo generale e uno specifico per Wind. Ci permette di conoscere meglio il nostro target, di informare sulle nostre attività e di rendere “fisica” l’esperienza del brand. È un po’ come aprire un negozio in città: ci si avvicina alle persone.
Ma per quanto riguarda Wind, nello specifico?
Credo che l’operatore Wind abbia un posizionamento perfetto per i social. Cioè siamo posizionati sul concetto della vicinanza al cliente e sulla semplicità della comunicazione. Rispetto ad altri operatori, trarremo dai social un valore aggiunto significativo.
Quali risultati state ottenendo?
Grazie alla nostra attività social, abbiamo potuto elaborare statistiche sui nostri clienti e fare ricerche di mercato. Abbiamo migliorato la conoscenza del target e la sua fidelizzazione. Crediamo che ora i clienti siano meno propensi ad andarsene, in altre parole. Il feedback ci ha permesso inoltre di ritarare la comunicazione commerciale e, in certi casi, le caratteristiche di un’offerta. È come avere una finestra sempre aperta sul cliente.

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