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Street View, si riapre “il caso” in Europa

I regolatori della privacy di Francia, Germania e Gran Bretagna pronti ad avviare nuove indagini in base a un recente rapporto della Fcc statunitense: “Google sapeva che i dati degli utenti venivano trattati senza consenso”

Pubblicato il 03 Mag 2012

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Street View ancora nel mirino dell’Europa. I regolatori della privacy europei di Gran Bretagna, Germania e Francia sono intenzionate aprire le indagini sulla raccolta dei dati effettuata da Google che, nel 2010, aveva ammesso di aver raccolto 600 giga di informazioni (e-mail, foto, password) usando le reti WiFi degli utenti. Un nuovo rapporto della Fcc statunitense Usa ha infatti reso che un programmatore, tra il 2007 e il 2008, aveva già avvisato BigG che il software raccoglieva i dati degli utenti e che gli ingegneri che avevano lavorato alla realizzazione del sistema sapevano cosa stava accadendo.

“Ci era stato detto che era un errore – ha detto Johannes Caspar, commissario per la protezione dei dati di Amburgo – ma ora stiamo apprendendo che non lo era e che le persone all’interno dell’azienda sapevano che le informazioni venivano raccolte senza il consenso degli utenti”.

I regolatori della privacy in Europa si incontreranno per discutere l’attività di Google in una convention, come annunciato da Jacob Kohnstamm, presidente del Panel Privacy europeo. Google non ha commentato le osservazione delle autorità europee.

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