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Reti ottiche: nell’area Emea ricavi in picchiata (-15%)

Ovum: per la prima volta in due anni il mercato registra un andamento negativo. Nel primo trimestre flessione del 9% a livello mondiale. In Europa le peggiori performance

Pubblicato il 22 Mag 2012

Paolo Anastasio

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Per la prima volta in due anni i ricavi trimestrali nel settore delle reti ottiche sono in calo. Lo rende noto Ovum, aggiungendo che anche le vendite in Cina ed Europa sono in contrazione, tanto che Huawei e Alcatel-Lucent nel primo trimestre hanno registrato la peggior performance di fatturato rispettivamente dal terzo trimestre del 2007 e del 2005. La debolezza attesa per la fine del 2011 si è manifestata nel primo trimestre del 2012.

Secondo la società di analisi, i ricavi globali sono diminuiti del 9% nel primo trimestre del 2012, a fronte di una spesa annua in flessione di 300 milioni di dollari, pari al 2% in meno, un terzo in meno dei guadagni del 2011.

Le vendite sono in calo in tutte le regioni, con il Nord America che registra la performance meno negative, in diminuzione dell’8% e la regione Emea maglia nera, con una flessione del 15%, la peggiore degli ultimi due anni. Ovum prevede tuttavia una modesta crescita del 4% del fatturato globale nel 2012 a 16,2 miliardi di dollari.

“I risultati preliminari del primo trimestre 2012 indicano più motivi di preoccupazione che di panico – dice Dana Cooperson, practice leader Ovum per la Network Infrastructure practice – mentre le vendite del primo trimestre di solito sono più basse del quarto trimestre, la spesa complessiva l’anno scorso è stata superiore alle nostre previsioni di un giro d’affari di 14,9 miliardi di dollari, con Asia Pacifico ed Europa che sono state meno negative del previsto”.

Sul fronte dei vendor, nel primo trimester dell’anno Nec ha tratto vsantaggio dalla robusta performance in patria, con una crescita dello 0,4% delle sue quote di mercato grazie a ricavi record. Cisco punta ad una netta crescita annua grazie all’incremento delle vendite in Nord America, Asia pacifico (Giappone in particolare). Huawei ha visto un calo di ricavi, anche se la trimestrale è superiore alla media de globale di mercato anche in Emea.

Diversi vendor hanno inserito l’interconnesione dei data center nel core business come fattore chiave di crescita. “Tuttavia, il backhaul mobile resta il driver maggiore di crescita nel mercato dei network, e mentre lo sviluppo del 100 G prende quota, il 40 G tiene”, chiude Cooperson.

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