L'APPELLO

Il titolo Telecom ai minimi dal 97, Asati: “Intervengano Governo e Consob”

Nell’ultimo mese decremento di circa il 22% e nella sola giornata di oggi lasciati sul terreno cinque punti. L’associazione che rappresenta i piccoli azionisti chiede l’intervento dall’alto per evitare speculazioni e azioni anomale. E invita l’esecutivo a “convincere” la Cdp a rivedere i propri piani su Metroweb

Pubblicato il 05 Giu 2012

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Il governo e la Consob intervengano sull’andamento del titolo di Telecom Italia. E’ l’appello lanciato da Asati in una lettera inviata all’esecutivo alla Consob, agli azionisti Telco e ai vertici dell’operatore. “Nell’ultimo mese il titolo TI ha subito un decremento di circa il 22% – ricorda l”associazione dei piccoli azionisti – in maniera assolutamente ingiustificata alla luce anche dei risultati positivi del primo trimestre 2012 presentati alla comunità finanziaria recentemente”.

Secondo Asati i principali motivi sono da attribuirisi “all’’annunciata vendita di alcuni asset Europei di Telefonica che potrebbero far presagire un uscita da Telco il prossimo anno” e ai nuovi valori di escussione (nell’ambito di Telco) del pegno delle azioni “stimabile intorno a 0.60 euro, più commissioni e spese a Unicredit, Mediobanca,Banca Intesa, Societé General, Hsbc”.

Tra le cause anche le decisioni della Cassa Depositi e Prestiti, di finanziare il progetto Metroweb in concorrenza con TI, “creando – spiega Asasti – così in maniera anomala, un olo Pubblico Parastatale (con un azionista anche un olo privato Fasteweb) che fa concorrenza ad un altro olo privato la TI(che da lavoro a 100.000 persone), alterando così le regole del mercato e disperdendo le risorse pubbliche in altre aree del Paese a fallimento di mercato, a fronte di 500.000 pmi che ancora sono vittime del dital divide non avendo ancora i 2Mbit/s”.

I piccolo azionisti puntano il dito, infine, contro “l’annunciata uscita dall’Erostock 50 delle blue chip Europee, causata anche dall’annuncio della concorrenza dello Stato a Telecom Italia”.

“Ritenendo che alcune di queste incertezze erano già note da qualche giorno, rimaniamo stupiti delle perdite in data odierna che vedono penalizzato il titolo senza alcun motivo per cui chiediamo aI Vertici Esecutivi di TI di attivarsi immediatamente verso il Governo , al fine di rivedere immediatamente la sua posizione di appoggio alla Cassa Depositi e Prestiti e facilitare l’unico accordo possibile di una società della rete insieme a TI ( che oggi avendo l’asset più importante che è la rete in rame deve averene il controllo ) – conclude la missiva – e la Consob affinché vigili e intervenga affinché non avvengano speculazioni e azioni anomale che vedono penalizzato il titolo in data odierna al di là di nessuna logica”.

Oggi Telecom Italia è ripiombata sui minimi dal 1997. Dopo un paio di sedute di rimbalzo torna a perdere quota e arriva a cedere il 5% a 6,65 euro. Secondo alcuni operatori pesa la prossima uscita dall’indice di riferimento europeo Eurostoxx 50 (da lunedì 18). Nell’ultimo mese il titolo ha perso oltre il 17% e nel raffronto a un anno ha lasciato sul terreno oltre il 28% del suo valore.

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