L'EMENDAMENTO

Agcom, se i dipendenti guadagnano più dei commissari

Sul suo blog Stefano Quintarelli analizza gli effetti di un emendamento proposto alla Camera: “Per presidente e consiglieri stipendi ai livelli di un Ad di piccola-media impresa”

Pubblicato il 22 Giu 2012

E.L.

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Dipendenti Agcom con compensi più alti dei commissari? L’ipotesi è lanciata da Stefano Quintarelli sul suo blog che ha analizzato un emendamento proposto alla Camera enato riguardante gli stipendi dell’Authority. Secondo l’emendamento infatti “il trattamento economico onnicomprensivo dei dipendenti a tempo indeterminato delle Autorità di cui al comma 1 non può superare il trattamento economico dei corrispondenti ruoli presso le amministrazioni centrali dello Stato. Qualora esso sia superiore, sono bloccate tutte le componenti stipendiali che ne consentono l’incremento, nonché gli adeguamenti derivanti dalla contrattazione collettiva, fino a che non sia realizzata l’equiparazione”.

“Detto in altri termini – spiega Quintarelli – il compenso dei vertici viene tagliato mentre quello dei dipendenti viene congelato ai livelli attuali” con l’effetto che “ che ci saranno molti dipendenti dell’Autorità che guadagneranno più dei commissari.

“Penso che i tagli siano giusti perché servono – dice – non solo per raccontarli. Tagliare a pochi molto visibili è una cosa che si “narra” molto bene, ma altrettanto non si narra il congelamento dei molti ma non visibili…”.

L’analisi riguarda anche gli stipendi dei commissari, tagliati per effetto dello stesso emendamento, che porta – rileva – “il presidente a percepire 12-13 mila euro netti e i commissari 7-8mila al mese”.

“Non sono certo pochi soldi – sottolinea Quintarelli – ma sono livelli di retribuzione da ad e da dirigente di piccola-media impresa. Non certo da vertici e dirigenti di operatori di quel mercato che l’Autorità regola, un mercato da molte decine di miliardi di euro…”

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