LA RISTRUTTURAZIONE

Nokia Siemens Networks: cessione, spin-off o start up?

In Prefettura a Milano confronto con i sindacati sui 445 esuberi. Tre le ipotesi sul tappeto: cessione di ramo d’azienda o iniziative di spin-off e start up per reimpiegare parte dei dipendenti. Azienda disponibile a trovare risorse per l’esodo incentivato. Prossimo incontro il 25 luglio al Mise

Pubblicato il 17 Lug 2012

P.A.

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Nokia Siemens Networks (Nsn) conferma i 445 esuberi su 1.104 dipendenti sul territorio nazionale ma si dichiara disponibile a recuperare risorse per l’esodo incentivato, nonché a valutare possibilità di reimpiego dei dipendenti che fuoriusciranno. Lo scrive il Sole 24 ore, precisando che sono tre le ipotesi sul tappeto: cessione di ramo d’azienda, iniziative di spin-off e start up. Sempre che le istituzioni italiane siano disposte a fare la loro parte.

Questo il risultato dell’incontro avvenuto ieri in Prefettura a Milano fra azienda e sindacati sugli stabilimenti coinvolti nel piano di cascina de’ Pecchi nel capoluogo lombardo, Roma, Napoli e Catania. Prossimo incontro sulla vertenza al ministero dello Sviluppo Economico il 25 luglio.

Finora avrebbero aderito al bando per l’uscita più di cento lavoratori, ma la parola d’ordine è reimpiego. “Ne riparleremo il 25 luglio a Roma – dice Enrico Azzaro, responsabile delle Tlc di Uilm – ma da parte sindacale c’è la consapevolezza che il governo deve fare la propria parte. Se non esistono alternative agli esuberi, ben vengano formule che assicurino un futuro ai dipendenti di Nsn. Le istituzioni non possono restare a guardare”.

Nei dettagli chiudono le sedi di Catania e Palermo (32 esuberi) e viene ridotto il personale delle altre con 367 tagli a Milano, 40 a Roma e 6 a Napoli. Nuove forme di protesta sono attese per domani e dopo domani.

Il piano originario di ristrutturazione riguardava 580 dipendenti in Italia, pari al 53% del personale. Visto che i licenziamenti riguardano 445 dipendneti, ciò significa che nel frattempo 135 addetti hanno aderito al piano di esodo incentivato.

Nokia Siemens Networks ha annunciato il 23 novembre scorso che avrebbe avviato un’importante ristrutturazione globale, avendo focalizzato le proprie attività sul “mobile broadband” e sui servizi.
Il 4 maggio scorso Nokia Siemens Networks Italia ha informato i propri dipendenti in Italia, nell’ambito del piano di comunicazione relativo alla ristrutturazione globale, dell’annuncio alle rappresentanze sindacali dell’obiettivo di riduzione del personale nell’ordine di circa 580 posizioni.

E’ stato sottolineato a suo tempo che, tra gli obiettivi primari dell’azienda, vi era l’estrema focalizzazione sulla nuova missione strategica e sui rilevanti piani di riduzione dei costi posti globalmente. Nsn ha definito chiaramente il proprio nuovo percorso, che peraltro va esattamente nella direzione delle attuali e future necessità dei clienti e che rappresenta la forza della società – il “mobile broadband” ed i servizi. I recenti e rilevanti investimenti, dal “Liquid Net” al “global service delivery” ed al “customer experience management”, sono stati positivamente riconosciuti dalla clientela e dall’intera industria. Nokia Siemens Networks ha già un portafoglio adeguato, ma è convinta di potersi focalizzare sull’innovazione ancora di più e meglio proprio in quelle aree che più stanno a cuore alla sua clientela e nelle quali vanta una chiara leadership, segnatamente il “mobile broadband” ed i servizi.

A metà maggio Nokia Siemens Networks Italia ha emesso un bando proponente un incentivo all’esodo, a disposizione di tutti i dipendenti italiani dell’azienda. Il bando si è chiuso a metà giugno con una percentuale di adesione prossima al 10% della popolazione aziendale.

Dovendo rispondere a criteri di sostenibilità del business e dell’azienda, e con l’obiettivo di tornare rapidamente alla crescita sul mercato nazionale nell’ambito delle linee guida strategiche, Nokia Siemens Networks Italia ha provveduto lo scorso 2 luglio ad avviare le procedure di mobilità (legge 223/91) per 445 dipendenti. In quest’ambito si prospetta la razionalizzazione delle sedi italiane.

Maria Elena Cappello, amministratore delegato di Nokia Siemens Networks Italia : “Benché dolorosa questa riduzione si rende necessaria per allineare la struttura dei costi e per attuare le misure di produttività e di efficienza richieste. Questa non è un’operazione di tagli indiscriminati, ma è una trasformazione strutturale, urgentemente necessaria per costruire un’azienda più competitiva e stabile nel futuro. Nokia Siemens Networks continua ad essere un’importante azienda impegnata come sempre ad affiancare gli operatori attivi sul mercato nazionale. L’ampiezza dei piani di risparmio e di esubero, già anticipati lo scorso 23 novembre, sono rivolti a migliorare la produttività e l’efficienza. Tra le altre misure sono comprese, ad esempio, l’eliminazione della struttura organizzativa a matrice, il consolidamento di molti siti, il rafforzamento delle attività di global delivery, un processo infra-aziendale di semplificazione, l’efficientamento dei servizi, il consolidamento di talune funzioni centrali e la sinergia economica che deriva dall’integrazione degli asset di Motorola wireless. Nsn continua a monitorare l’andamento del proprio business in modo attento e prudenziale. La nostra organizzazione è sempre più orientata al mercato e al cliente. Abbiamo iniziato la nostra trasformazione dai nostri punti di forza, il mobile broadband, il customer experience management ed i servizi, che coincidono con lo sviluppo del mercato. Abbiamo modificato i nostri modelli di governance per raggiungere il massimo dell’efficienza. In un prossimo futuro questa trasformazione ci porterà a essere un partner per i nostri clienti ancora più efficace, focalizzato ed innovativo. Ciò che abbiamo avviato ci permette di essere un’azienda più solida e più competitiva.”
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