Bonannini (Interoute): “Per la Ngn serve una rete pubblica”

L’Ad di Interoute lancia l’appello al ministro Corrado Passera: “Bene lo stanziamento di 3 miliardi per l’agenda digitale, ma ora è necessario realizzare un’infrastruttura passiva a disposizione di tutti gli operatori”

Pubblicato il 25 Lug 2012

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“Accogliamo con soddisfazione la dichiarazione di Corrado Passera sullo stanziamento di 3 miliardi di euro per l’agenda digitale, è un passo importante; ma adesso il punto resta come saranno investiti questi fondi”. Così Simone Bonannini, Ad di Interoute, secondo cui “Si sta discutendo del modello di sviluppo della banda larga ininterrottamente, quasi quotidianamente, da mesi e, di fatto, non è stata presa nessuna decisione concreta”.

“Questa situazione di stallo – continua Bonannini – è dovuta a un problema di fondo: i soggetti coinvolti non pensano allo sviluppo della nazione, ma, legittimamente ai dividendi per i propri azionisti. Ed è giusto che sia così – continua – ma se vogliamo che questo paese possa riprendersi e tornare ad essere la settima potenza economica a livello mondiale non può non avere un’infrastruttura in grado di soddisfare le esigenze odierne e quelle future”.

“Questa infrastruttura l’Italia l’ha avuta a livelli di eccellenza nel settore delle tlc quando fu realizzata dalla telco pubblica, tanto che ancora oggi è la rete più utilizzata a livello nazionale – chiude l’Ad di Interoute – Adesso il modello da seguire dev’essere lo stesso: una rete passiva pubblica a disposizione degli operatori. Solo così potremo veramente essere all’altezza della competitività che l’economia mondiale esige”.

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