L'ANALISI

Strand Consult: condivisione delle reti “faro” per le nuove licenze di telefonia

Molti operatori stanno scoprendo il vantaggio economico dello “sharing”. La concessione di nuovi permessi dovrebbe ripartire da qui

Pubblicato il 03 Ago 2012

Lorenzo Stracquadanio

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Con l’avvento del digitale terrestre i governi di tutto il mondo hanno messo all’asta oppure hanno offerto in modalità diverse da quelle della gara il dividendo digitale con l’obiettivo di fornire più banda larga ai cittadini, soprattutto nelle zone in digital divide.

Per le modalità di distribuzione i Paesi utilizzano metodi differenti per decidono come allocare queste frequenze, metodi collegati alle specificità locali. Tra queste il livello di diffusione della banda larga, la topografia del Paese, il mix tecnologico adottato , quanti sono gli operatori mobili sul mercato e quanto sono disposti ad investire.

In questo contesto, quale è il modello di business migliore in grado di garantire il ritorno degli invetimenti e allo stesso tempo la diffusione più ampia possibile della banda larga?

Secondo Strand Consult gli operatori hanno tre scelte possibili: allocare l’intero spettro a un “carrier dei carrier” a cui è consentito vendere solo traffico all’ingrosso a clienti operatori mobili o Mvno che volgiono offrire servizi a banda larga; assegnare l’intero spettro a un solo player che dovrà cedere agli operatori il traffico a prezzi regolamentati; dividere lo spettro in piccole unità tra due o più operatori che dovranno sottostare a determinate condizioni.

Secondo Strand Consult non ci saranno grandi differenze su come i paesi decideranno di gestire queste attività, l’importante è avere una buona conoscenza del settore della telefonia mobile. Si tratta di una condizione necessaria perché i politici prendano una decisione efficace.

E importante che le autorità non si limitino ad esaminare le modalità di distribuzione dello spettro in manieta economicamente conveniente, ma anche come possano garantire che le aziende che acquisiscono le frequenze abbiano vantaggio economico soddisfacente dalla rete su cui andranno ad investire.

La distribuzione del dividendo digitale tra molti operatori del mercato comporterà che il prodotto che i clienti ricevono in aree scarsamente popolate sarà di gran lunga inferiore rispetto a quanto originariamente pianificato e previsto in questi tipi di aree. Un numero crescente di operatori di telefonia mobile sta scoprendo i vantaggi finanziari delle reti di condivisione e dello spettro radio mobile.

In questo senso è naturale pensare al dividendo digitale in una luce nuove, superando le modalità di concessione delle vecchie licenze di telefonia.

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