TELECOM ITALIA

Asati, sim false: “Non solo Ruggero. Paghino anche Luciani e Castelli”

L’associazione che rappresenta i piccoli azionisti di Telecom Italia invia una lettera ai sindacati per fare fronte comune in merito alle decisioni sulle azioni di responsabilità nell’ambito dell’inchiesta sulle sim false. “Respingere con fermezza anche la proposta conciliatoria di Carlo Buora”

Pubblicato il 06 Set 2012

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“L’azione di responsabilità non sia rivolta solo verso Riccardo Ruggero ma venga estesa anche nei confronti di Luca Luciani e Massimo Castelli”. In vista dell’Assemblea straordinaria di Telecom Italia, in programma il prossimo 18 ottobre, l’Asati, l’associazione che rappresenta i piccoli azionisti di Telecom Italia invia una lettera ai segretari dei principali sindacati italiani impegnati nel settore delle Tlc, per fare fronte comune in merito alle decisioni dell’azienda sulla vicenda delle sim false che ha coinvolto i tre manager citati.

“Ci attiveremo verso tutti gli altri azionisti e verso la Consob, parte lesa per l’alterazione del market share delle sim false, affinché l’azione di responsabilità non sia rivolta solo verso Riccardo Ruggero (che ha percepito nel 2007 solo 17,363 milioni di euro) ma venga estesa anche nei confronti di Luca Luciani (che ha percepito nel 2012, 4.5 milioni di euro) e Massimo Castelli che nel 2008 di milioni ne ha percepiti 4.5)”, si legge nella lettera a firma del presidente Franco Lombardi. “Inoltre – si legge sempre nella missiva – ci attiveremo presso tutti gli altri azionisti di riferimento ovvero fondi istituzionali, fondi esteri, la Banca d’Italia, Assogestioni e Findim, affinché venga respinta con fermezza la proposta conciliatoria di Carlo Buora che risulterebbe, da indiscrezioni, essere una cifra irrisoria e scandalosa pari a 500 mila euro. Carlo Buora ha percepito nel 2007 circa 8 milioni di buona uscita e 4 milioni per la sigla di un patto di non concorrenza. Eticamente e concretamente, riteniamo che una tale somma sia un’offesa per tutti gli azionisti di TI e per i suoi dipendenti, che pagano gli effetti negativi risultanti da una pessima gestione che inoltre non può dirsi trasparente per quanto avvenuto nel periodo 2001-2007”.

Secondo l’Asati la situazione si ripercuote su dipendenti e azionisti: “Pagano i dipendenti attraverso il contratto di solidarietà e pagano tutti gli azionisti di Telecom Italia che invece si ritrovano un titolo azionario che ha registrato la maggior perdita tra tutte le Tlc europee e mondiali, oggi intorno a 0.73 euro.

Ma ora vi è di più: si può consentire all’Ad Carlo Buora di patteggiare reati che sono costati a Telecom Italia milioni di euro compreso l’ultimo caso relativo al risarcimento da riconoscere a Bobo Vieri, di un milione di euro, come avete letto il 3 e il 4 settembre 2012 sui giornali a seguito di una sentenza del Tribunale civile di Milano che ha riconosciuto l’illiceità delle operazioni di spionaggio e dei relativi dossier, che lo stesso Rapporto Deloitte in parte quantifica espressamente? In sintesi ,quanto ancora dovrà “sborsare” Telecom Italia per risarcimenti civili degli altri spiati?”.

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