CALL CENTER

Vertenza Vodafone-Comdata: a Roma lavoratori in piazza

Gli addetti al call center manifestano contro il rifiuto di Vodafone Italia di reintegrare oltre 130 dipendenti così come stabilito dal tribunale capitolino che si è espresso contro la cessione del back office a Comdata Care. Ma l’operatore non ci sta: “L’esternalizzazione è stata sottoscritta dalle organizzazioni sindacali”

Pubblicato il 12 Set 2012

F.Me.

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Un presidio contro i licenziamenti tutti i giorni dalle 8 alle 20 presso Piazza SS Apostoli a Roma davanti alla sede di Vodafone Italia. Lo hanno organizzato gli addetti al call center dell’operatore, prima esternalizzati in Comdata Care e poi tornati in Vodafone dopo una sentenza del tribunale di Roma.

La storia dei 133 ex addetti al call center inizia il 5 novembre 2007, quando Vodafone cede il back office, a Comdata Care. L’accordo prevede l’esternalizzazione di 914 dipendenti tra Roma, Napoli, Ivrea, Milano e Padova e la garanzia del posto per 7 anni.

L’operazione supera il vaglio dei 27 giudici del lavoro tra Roma, Milano, Napoli e Padova, ma a loro volta gli ex addetti al call center si rivolgono al tribunale di Roma, che con le sentenze del 23 giugno e 21 dicembre 2011 e del 5 giugno 2012 dichiara “inefficace il contratto di cessione di ramo d’azienda” e ordina il reintegro degli esternalizzati. Secondo il giudice Francesca Romana Pucci infatti la cessione è stata, in realtà “una forma di espulsione di quote di personale, non consentita neppure nel mutato contesto normativo”.

La società – spiegano i lavoratori – reintegra gli addetti a busta paga (con lo stipendio ma senza obbligo di presentarsi sul posto di lavoro) e subito dopo avvia le procedure di mobilità per riduzione personale. La prima, per 33 dipendenti, si è conclusa lo scorso 10 maggio con le lettere di licenziamento. L’altra, per altri cento ex esternalizzati, è in corso dal 1° agosto.

Vodafone Italia dal canto suo sottolinea al Corriere della Sera che l’accordo relativo alla cessione del ramo “è stato ritenuto valido da 27 sentenze in tutta Italia” compresa “la più recente, datata 5 luglio 2012, emessa dal tribunale di Roma”, ma che è stato anche “sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, dal ministero del Lavoro e dal ministero dello Sviluppo economico”.

Inoltre precisa l’azienda “a garanzia di continuità occupazionale, lo scorso 25 maggio Vodafone Italia, Comdata spa e le rappresentanze sindacali hanno siglato un accordo che consolida la partnership commerciale tra Vodafone e Comdata spa e che prevede la fusione di Comdata Care all’interno del Gruppo Comdata”.

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